San Marino. Il PSD risponde ad Alleanza Popolare

Riceviamo e pubblichiamo

Relativamente ai comunicati di Repubblica Futura, uno dei quali sottoscritto per di più da Mario Venturini, che sottolineano il presunto rinnovamento della politica inaugurato da questa legislatura in termini di metodo e di azione della stessa, rinnovamento enunciato tante e forse troppe volte dai tanti esponenti della coalizione adesso.sm, siamo invece a constatare che dietro questo nuovo c’è inesorabilmente il vecchio.

Il vecchio dei soliti metodi e dei vecchi rancori che tutto distrugge senza pensare a risolvere le tante questioni che la Repubblica si è trovata ad affrontare; la crisi economica internazionale, il cambio di passo che è stato necessario attuare più volte per abbandonare i modelli economici ormai non più attuali che erano a quel tempo condivisi a livello internazionale ma che in funzione di scelte globali sono mutati.

Tale cambiamento è avvenuto a volte anche con difficoltà per le resistenze proprie di parti politiche che incarnano il conservatorismo di cui A.P. prima e Repubblica Futura in continuità sono i migliori interpreti.

Riteniamo che la nostra cittadinanza abbia acquisito la giusta capacità critica di comprendere che qualcosa non ha funzionato nelle politiche portate avanti da chi ha voluto affrontare la questione bancaria così come è avvenuto nell’ultimo anno, politiche che hanno portato alla liquidazione di un importante istituto bancario quale Asset Bank che a catena hanno indotto enormi criticità in Cassa di Risparmio. Questione bancaria che non è affatto risolta ma che di certo ha portato un indebitamento dello Stato a livelli mai visti in passato.

Vogliamo sottolineare come non sia minimamente credibile quello che vuol far credere Repubblica Futura ossia che le problematiche che in vari settori si sono mostrate durante questa legislatura siano il frutto delle condotte nefaste dei governi democristiani e socialisti degli anni novanta.

Sicuramente San Marino avrebbe dovuto affrontare comunque scelte importanti per la fragilità di tanti settori ma le politiche messe in campo dal governo in carica di cui A.P. è stato il primo fautore ha posto il paese e la propria cittadinanza nelle condizioni di dover assistere oggi ad una brusca frenata nel recupero di interessanti percentuali di crescita del PIL e di occupazione verificatasi nella scorsa legislatura costringendo la cittadinanza ad  anni di austerity certi, nei quali  ci sarà il rischio reale di mettere in profonda discussione il modello di welfare (sanità e sistema previdenziale in primis) che noi conosciamo, costruito pezzetto dopo pezzetto, da governi in cui la presenza dei socialisti era forte.

Il fallimento delle politiche di Alleanza Popolare e di chi li ha seguiti è sotto gli occhi di tutti e purtroppo ci pone di fronte alla necessità di ridefinire le prospettive di tutti i cittadini e lavoratori; d’altronde ce lo potevamo aspettare considerato che nei tanti anni di governo in cui A.P. è stata “protagonista” della scena politica ha sempre assunto il ruolo di arbitro o redattore di pagelle più che di elaboratore di proposte che potessero far crescere e sviluppare il paese.

Ne ricordiamo ben pochi di provvedimenti innovativi “targati” A.P..

Partito Socialista Sammarinese