Una profonda spaccatura c’è nel Psd, il partito che unisce diverse anime della sinistra sammarinese e che è il diretto discendente sia del Partito Democratico (ex progressista, ex comunista) che quello socialista.
E queste anime sembrano essere venute fuori ieri sera nell’attesissima riunione nella sede di Via Rovelino a Murata. Ieri sera e questa sera si deve decidere dove andare politicamente per i prossimi anni. Se con la Dc, contro o proporre di fare un governo di unità nazionale, che vorrebbe dire andare contro la Dc perchè si sa già che non verrà accettato dal partito di Via delle scalette.
Per il primo orientamento c’è la corrente capeggiata da Iro Belluzzi, appoggiata dai consiglieri Belluzzi, Gasperoni e Riccardi. Per la seconda, ovvero per l’alternanza i consiglieri Carattoni e Selva. Per la proposta del governo di unità nazionale ci sarebbe il capogruppo Carattoni e la corrente del Segretario Morganti, che opterebbe per un dialogo anche con Sinistra Unita e C10.
Sarebbe quest’ultima, salvo colpi di scena, la linea che prenderebbe il partito, e cioè quello di proporre un governo di coalizione di unità nazionale.