L’introduzione dell’imposta sul valore aggiunto a San Marino sta purtroppo generando molta confusione e contrasti, facendo perdere di vista l’obiettivo principale, che e? invece ampiamente condiviso dalla cittadinanza e dal mondo delle imprese. Non si tratta infatti di dire si? o no all’IVA o IGC, ma di fare una scelta molto piu? importante: se proseguire nella strada di avvicinamento e di apertura all’Europa e al resto del mondo, oppure rimanere chiusi all’interno dei familiari confini della Repubblica, sperando che il mercato interno basti a garantire la nostra sopravvivenza e quella delle generazioni future. Se, dunque, San Marino vuole ‘essere conosciuto anche dagli altri’ deve proporsi con una nuova veste, come lo e? lo status di Paese trasparente e collaborativo secondo gli standard internazionali che abbiamo cosi? faticosamente acquisito, ma anche con un nuovo linguaggio. E nel mondo, il sistema VAT (IVA) e? la ‘lingua’ piu? comprensibile. Non e? l’unica, e? vero, basti pensare alla nostra monofase, ma oggi appare irrealistico poter mantenere un sistema che non riesce a dialogare con gli altri mercati e Paesi, soprattutto se questo sistema, come lo e? il nostro, non puo? giovarsi di un mercato interno abbastanza forte. E’ in questo senso che va letta l’introduzione dell’IVA/IGC: una tappa, fondamentale, lungo la strada dell’internazionalizzazione. Di piu?, e? un’operazione di sistema e per il sistema sammarinese, che auspichiamo non subisca ulteriori ritardi e venga completata entro la fine del 2016 come preventivato.
Chi teme un aumento degli oneri burocratici, dovrebbe prima tenere conto di quelli attuali, dal timbro a secco sulle fatture, del laborioso invio delle stesse all’Agenzia delle Entrate italiana per conto dell’Ufficio Tributario: tutta burocrazia che l’IVA/IGC potrebbe finalmente mandare in pensione.
Sul fronte dell’evasione fiscale, e? importante che i controlli siano efficaci, e risulta determinante il fatto di potersi finalmente confrontare con quelle istituzioni internazionali (UE e FMI per esempio), che adottano un sistema finalmente equivalente al nostro. Un confronto che potrebbe elevare le professionalita? interne anche alla Pubblica Amministrazione, tenuto conto che queste sono state acquisite attraverso percorsi di studio (Universita?, Master…) in cui la ‘lingua’ parlata era l’IVA e non altre.
Per quanto riguarda la competitivita? delle imprese esse si gioveranno di un sistema piu? snello e in grado di dialogare con i mercati stranieri piu? di quanto riescano a fare oggi. Molto dipendera? anche dalle aliquote che la politica decidera? di applicare, tarandole in base al contesto sammarinese. Proprio per questo motivo, in mancanza di numeri con cui fare simulazioni oggettive, ogni considerazione risulta fuorviante, con l’unico risultato di far apparire l’introduzione dell’IVA anche cio? che non e?.
San Marino, 11 dicembre 2015