La Legge 71/2013, al fine di realizzare interventi di sostegno allo sviluppo economico, con l’articolo 25 ha istituito l’Osservatorio per la gestione integrata e sostenibile dei rifiuti. Tale Osservatorio ha lo scopo di formulare suggerimenti sulla prevenzione della produzione dei rifiuti, il riuso ed il riciclo, elaborare proposte inerenti il relativo piano di gestione ed infine monitorare la realizzazione delle scelte prese, per tracciare le nuove politiche che San Marino dovrà seguire per essere più aderente alle normative europee in materia di rifiuti.
L’Osservatorio deve proporre alla Commissione Tutela Ambientale gli obiettivi che il Piano di Gestione dei Rifiuti deve ottemperare, prendendo in esame i dati relativi alla produzione, al trasporto, al recupero e allo smaltimento. Tra i membri dell’Osservatorio sono presenti anche due persone in rappresentanza delle Associazioni ambientaliste: Alessandro Paoloni per OasiVerde e Raniero Forcellini per Micologica. Con questo documento si intende fare un punto della situazione di quanto emerso nelle riunioni svolte finora (a cadenza mensile, il 4 Novembre 2013, il 9 Dicembre 2013 e il 13 Gennaio 2014), in attesa della prossima che avrà luogo il 4 Febbraio e in cui i membri avranno modo di visionare ed analizzare la relazione che l’AASS ha il compito di predisporre relativamente all’attivazione della raccolta porta a porta su tutto il territorio, in ottemperanza agli impegni presi dalle Segreterie di Stato coinvolte (Territorio e Turismo con delega ai rapporti con AASS) per l’applicazione di tale metodologia entro 18 mesi, quindi entro la metà del 2015. L’obiettivo, ritenuto possibile, è quello di raggiungere una raccolta differenziata pari ad almeno il 75/80% in tale arco di tempo.
Si è partiti dall’analisi della situazione contingente all’autunno 2013, in cui San Marino ha dovuto rivedere le proprie modalità di conferimento dei rifiuti verso la regione Emilia Romagna, a seguito della circolare del Ministero dell’Ambiente italiano datata 6 Agosto 2013, in cui si invitava la regione ad allinearsi alle direttive europee sul conferimento in discarica: si stabiliva che i rifiuti che non avessero subito un processo di pretrattamento non potevano più essere smaltiti, così anche i rifiuti di San Marino, indirizzati alla discarica di Ginestreto (Sogliano sul Rubicone, FC), sono stati dirottati, su indicazione di Hera, presso l’impianto di recupero energetico tramite termovalorizzazione di Ravenna. Questa situazione transitoria è durata circa tre mesi, dalla prima settimana di Ottobre 2013 alla prima settimana di Gennaio 2014.
A fronte dell’impossibilità di conferire il rifiuto tal quale in discarica, l’AASS si è dotata di un impianto di trito-vagliatura preso a noleggio per pretrattare il nostro indifferenziato, separando due differenti frazioni, una umida ed una secca: la volontà espressa dalla RSM è stata quella di conferire questi rifiuti verso processi di recupero in linea con i principi di virtuosità europei. Il noleggio ha un costo di 10.000 euro/mese con possibilità di riscatto ed un costo totale di esercizio e manutenzione di 18/20 euro/ton. La frazione secca (sopravaglio) viene inviata all’impianto Hera di Imola, gestito da Akron, dove viene effettuata una digestione anaerobica che consente il recupero di biogas e la produzione di biostabilizzato; il costo a tonnellata è di circa 105 euro più 5 euro per indennizzo al Comune, oltre a 20/22 euro per il trasporto. La frazione putrescibile (sottovaglio) viene invece inviata alla discarica di Sogliano, gestita da Sogliano Ambiente, con il recupero parziale di un ulteriore 25% di materiale prima del sotterramento; il costo a tonnellata è di circa 105 euro oltre a 20 euro per il trasporto.
Gli accordi con l’Italia saranno ulteriormente soggetti a modifica, in quanto la regione Emilia Romagna ha in programma di varare il Piano di gestione dei rifiuti regionale che dovrà anche individuare le varie destinazioni dei rifiuti in regione. Tale piano dovrebbe essere approvato in Aprile/Maggio ed essere operativo in Luglio; San Marino sta operando affinché per i propri rifiuti sia rispettato il principio di prossimità. In prospettiva si sta cercando anche di valutare l’accessibilità alla filiera CONAI, per usufruire dei contributi che renderebbero ancor più sostenibile la raccolta differenziata spinta. Ad oggi infatti la rivendita dei materiali derivanti dalla raccolta avviene tramite un rapporto diretto con le aziende di recupero e trasformazione, con un ricavo inferiore rispetto alle cifre ottenibili tramite i contributi CONAI.
A San Marino dal 2010 vengono raccolti e registrati i dati relativi all’esportazione dei rifiuti, sia urbani che speciali, verso recupero o smaltimento, per un totale di 55.900 ton nel 2010, 58.700 ton nel 2011 e 60.500 ton nel 2012. Vengono esportati verso processi di recupero circa il 65% dei rifiuti totali. Sulle 68.000 ton di rifiuti in previsione per il 2014 solo il 10% andrà a smaltimento (discarica). La Repubblica ha ottenuto buoni risultati sul recupero dei rifiuti speciali mentre sull’RSU c’è ancora molto lavoro da fare, perciò si è deciso di puntare al metodo della raccolta porta a porta, per ottenere un rapido miglioramento della percentuale di raccolta differenziata che ad oggi si attesta sul 24/25%. Oltre agli investimenti di mezzi e personale sarà fondamentale sensibilizzare e responsabilizzare tutta la cittadinanza per avere buoni risultati. Conseguentemente all’attuazione di tale raccolta si avrà una diminuzione dei rifiuti da conferire fuori territorio, in quanto l’umido costituisce circa il 30% del rifiuto solido urbano e, se correttamente raccolto, può essere gestito internamente a San Marino per la produzione di compost, come già viene effettuato per le mense e circa 100 grandi utenze (fra cui l’ospedale e alcuni ristoranti) il cui umido già oggi viene trattato tramite le biocelle di San Giovanni. Presto il processo si sposterà a Gaviano dove, in collaborazione con l’UGRAA, si realizzerà un nuovo impianto di compostaggio. Inoltre, per integrare il porta a porta, è necessario togliere i cassonetti dalle zone industriali/artigianali, per evitare conferimenti illeciti dall’Italia nei cassonetti presenti in queste zone: con questo provvedimento si può ridurre del 25/30% il quantitativo dei rifiuti urbani.
L’estensione del porta a porta su tutto il territorio della Repubblica dovrebbe seguire questa tabella di marcia: Fiorentino, Montegiardino e Faetano dovrebbero passare ad un porta a porta integrale come quello di Chiesanuova entro il 2014, mentre i restanti Castelli dovrebbero vedere implementata una raccolta porta a porta limitata all’umido e all’indifferenziato, escluse le frazioni carta, plastica e vetro per cui rimarrebbero i cassonetti stradali. Si intende estendere a macchia d’olio il sistema del porta a porta, per renderlo più semplice ed efficace nella gestione; complessivamente l’AASS stima che siano necessari 40/45 addetti e 35/40 mezzi per effettuare il servizio.
Alcune riflessioni sono già state fatte in merito alla riduzione dei rifiuti (eliminazione della plastica dalle mense tramite l’installazione di erogatori d’acqua, maggiore impiego delle compostiere ad uso residenziale), oltre ad aver preso in considerazione i potenziali soggetti per la comunicazione alla cittadinanza delle nuove metodologie di raccolta. Si ritiene importante coinvolgere le Giunte di Castello e le Associazioni, coinvolgendo gli studenti universitari e delle scuole secondarie superiori, nonché i disoccupati, nell’opera di educazione della cittadinanza, potenziando ciò che già viene fatto nelle scuole elementari e medie. L’informazione dovrà essere attuata puntualmente nelle zone interessate oltre ad un informazione più di carattere generale attraverso radio, TV ed altri canali di comunicazione.
Un aspetto fondamentale è comunque quello di evidenziare come tali iniziative richiedano un investimento economico notevole: a regime, con una raccolta porta a porta senza contributi CONAI, si stima che l’AASS dovrà sostenere un sovra costo annuo di circa 1.300.000 euro rispetto al sistema attuale di raccolta. Allo stesso tempo, è importante evidenziare il ritorno di efficienza che deve essere reso trasparente per la cittadinanza, al fine di non vanificare gli sforzi degli utenti.
Tutte le informazioni qui riportate sono frutto di un riassunto dei verbali delle riunioni dell’Osservatorio, finora gli unici documenti scritti ufficiali di cui i membri abbiano potuto usufruire. Le Associazioni ambientaliste hanno già prodotto e inoltrato agli altri membri dell’Osservatorio un documento contenente osservazioni e proposte per la riduzione e la raccolta dei rifiuti. Non tutto quello che è stato discusso è stato qui riportato. Le informazioni sono sempre state comunicate a voce e ad oggi nulla è stato ufficialmente deliberato. Le considerazioni e i dati contenuti in questo documento potrebbero perciò essere inesatti o non del tutto aderenti alla realtà, pur in buona fede riguardo alle fonti di tali informazioni. A breve verranno comunicati i dettagli del progetto per applicare il porta a porta su tutto il territorio.
Alessandro Paoloni per Associazione OasiVerde
Raniero Forcellini per Associazione Micologica Sammarinese
http://www.s8marino.org/2014/02/il-punto-sullosservatorio-dei-rifiuti/