SAN MARINO. IL RUOLO PUBBLICO NEL FINANZIARIO … di Emilio Della Balda

emilio della baldaDa tempo sono impegnato a sostenere che la gravissima crisi del sistema bancario, provocata dal governo degli sprovveduti, va affrontata con urgenza varando un progetto complessivo sulla base di una visione di lungo termine. Il fulcro di questo progetto dovrebbe essere la costituzione di un polo pubblico, socializzato in parte, con il grande obiettivo di garantire i risparmiatori, lo Stato e il Fondo Pensioni, nonché di svolgere un ruolo attivo in una nuova politica economica programmata.

A mio parere si dovrebbero fondere la Banca Centrale, la Cassa di Risparmio e la Banca di San Marino con una operazione di ingegneria finanziaria corretta, equa e trasparente. La supervisione del sistema creditizio dovrebbe essere affidata ad un Ispettorato di Vigilanza completamente autonomo dalla politica, dal governo e dai partiti. Naturalmente, sarà indispensabile una revisione finanziaria che porti a bilanci veritieri e leggibili, tali da favorire la socializzazione alla quale oltre ai cittadini potranno partecipare anche Enti e Aziende dello Stato, il sindacato, i Fondi Sociali,con tetti prestabiliti. In considerazione che la redditività del settore bancario a livello europeo è del 10%, si dovranno effettuare una serie di interventi per chiudere col passato e gradualmente avvicinarsi ai rendimenti europei. In questo modo si potrebbe remunerare bene l’azionariato popolare e dare un grosso contributo positivo nella gestione dei Fondi Pensione e nella gestione della Tesoreria di Stato. Quanto alle altre banche private, dovranno seguire le sorti del mercato. L’importante è che si metta fine agli aiuti di Stato a spese dei cittadini.

Emilio Della Balda