Il Salotto ospita una autore che ci riporterà, con le sue ricerche storiche, nelle corti dell’Europa del Risorgimento, dove la storia è spesso intrecciata ad intrighi nascosti.
Indipendente e libera sino a divenire totalmente anticonformista, disinibita, audace, spavalda e disinvolta. Questa era la Contessa di Castiglione, al secolo Virginia Oldoini, una donna che ha precorso i tempi dell’emancipazione femminile, raccontata da Antonio Stolfi con il rigore del ricercatore storico, la cura e la delicatezza che nascono dalla passione della scoperta.
Ma chi è veramente questa bellissima donna? Nata nel 1837 in una ricca famiglia dell’aristocrazia piemontese, già a diciotto anni, mentre è una giovane donna sposata e annoiata, Virginia viene baciata da un destino che le fornisce una straordinaria occasione. Educata in un ambiente politicizzato e moglie dai costumi piuttosto liberi, viene sollecitata da Cavour e da Vittorio Emanuele II a recarsi a Parigi per convincere l’Imperatore Napoleone III a sostenere la causa dell’unità italiana. Mai compito le fu più congeniale! Narcisista e spregiudicata, diede avvio con successo a frequentazioni con i più alti dignitari dell’Impero. Così il nome della Contessa di Castiglione passò alla storia.
L’opera di Antonio Stolfi: “Il Romanzo della Contessa di Castiglione” edizioni Albatros, si inserisce dunque in un panorama già ricco, dove leggenda e realtà si fondono insieme, concorrendo ad erigere un monumento di sensualità e mistero. Tuttavia, l’autore, mediante la consultazione di diari, memorie, corrispondenze e documenti degli archivi di Stato, riesce a scindere il vero dal falso, riconsegnando alla Storia il profilo di una donna passionale, una femme fatale parimenti dotata di fascino e scaltrezza, che idolatrando se stessa si è imposta come icona del suo tempo, catturando nella sua rete i potenti del Risorgimento.
Un libro affascinante e intrigante in grado di coinvolgere il lettore dal principio alla fine, tra balli e feste di corte, pettegolezzi piccanti e appassionate storie d’amore, su cui domina il ritratto di una donna tanto bella quanto scaltra, protagonista della storia italiana e d’Europa.
L’autore
Antonio Stolfi è nato a San Marino nel 1949, e all’età di 9 anni emigra con la famiglia a Parigi. È in questa città così stimolante e vivace che matura la sua formazione culturale e professionale, svolgendo la sua attività lavorativa in qualità di dirigente presso diverse multinazionali. Ha inoltre ricoperto l’incarico di console generale di San Marino a Parigi. Per ragioni di lavoro torna in Italia: nel 1981 a Torino, poi nel 1995 a Milano e nel 2006 è di nuovo a San Marino, dove tutt’ora vive. Ora che è in pensione si dedica, tra l’altro, allo studio della storia con l’intento di “conoscere la storia per capire i giorni nostri”.
Tra le pubblicazioni: 2011 – Cavour. L’uomo, il politico, l’Unità d’Italia (AIEP Editore), 2014 – Ponti di Parigi (Europa Edizioni). Ha conseguito il Premio della critica al concorso letterario WORLD LITERARY PRIZE (Parigi 13 giugno 2015), 2017 – Il Romanzo della Contessa di Castiglione (Albatros)