«Rifiutato il lockdown proposto dal Gruppo emergenze». A svelarlo, nella seduta di martedì del Consiglio grande e generale, il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta. Che seppur sollecitato a ricorrere a misure draconiane dai tecnici Iss, per ben due volte, prima ad inizio e poi a metà dicembre, ha disatteso le richieste, preferendo stilare un Decreto che evitasse comunque di gravare sulla saturazione dell’ospedale.
Il Segretario alla Sanità
Ma nella fase di diffusione fulminea del virus, con casi di positivita? tra il 300 e il 400% più elevati dello stesso periodo del 2020, qual era il trend proposto? Il verbale del 3 gennaio lo riporta nero su bianco, dall’introduzione della vaccinazione obbligatoria, al Green pass rafforzato, passando per il lockdown, previsto in prima battuta solo per i non vaccinati.
Altre voci da spuntare nell’elenco? Velocizzare la campagna vaccinale, introdurre le Ffp2, nonché prevedere l’obbligatorietà del “certificato verde” per i lavoratori. Una posizione che metteva Ciavatta fra l’incudine e il martello, vista la spaccatura che serpeggiava già in seno alla maggioranza per il ventilato giro di vite, che alla luce della rivelazione, appare ora ben più sfumato. «Il Congresso ha valutato le proposte pervenute dagli organismi tecnici Iss – puntualizza – considerando insostenibile un nuovo lockdown e prendendo in valutazione l’obbligo vaccinale, anche per singole categorie, alla luce della particolarità del nostro sistema normativo, che richiede ulteriori approfondimenti anche in base all’andamento del contagio».
Da qui la decisione di introdurre «misure che, nel raffronto con quanto vige fuori confine, risultano meno restrittive ed introducono una temporaneità ?di cui il Congresso valuterà gli sviluppi futuri a breve termine, per ridurre il carico sull’Iss e riaprire le attivita?, a beneficio dei pazienti non Covid». (…) Corriere Romagna