Quanto al comunicato apparso in data 18 Giugno u.s. da parte del collegio difensivo dell’Avv. Michele Santonastaso e della società Le Printemps S.r.l. si ritiene doveroso intervenire a tutela della verità dei fatti e del proprio ruolo istituzionale. Non conosco il processo in esame, né gli imputati, né la società in oggetto, né il collegio difensivo che ha accusato il sottoscritto di “indebita intromissione” con la pubblicazione del comunicato stampa a firma della Segreteria di Stato per la Giustizia.
Il comunicato stampa oggetto di contestazione si limitava a riportare una considerazione di carattere generale e di ragionevole prevedibilità visto l’andamento dei procedimenti penali risalenti a circa un decennio fa terminati, come già detto, con prescrizione e la conferma delle confische disposte. Considerazione peraltro di facile prognosi anche per il caso in oggetto, che peraltro, trova fondamento con quanto già pubblicamente riportato da organi di stampa locali nei giorni precedenti, in riferimento alle richieste formulate dalla Procura Fiscale. In tale contesto, la previsione di una dichiarazione di prescrizione accompagnata dalla confisca dei beni non costituisce né una rivelazione né un’impropria anticipazione, bensì una lettura logica, intuitiva e plausibile di un esito processuale in linea con l’impianto accusatorio di primo grado.
È dunque del tutto infondata l’accusa secondo cui la Segreteria avrebbe interferito in un processo ancora in corso, o, peggio, esercitato indebite pressioni sull’autorità giudiziaria. Nessuna dichiarazione ha riguardato posizioni individuali, né mai è stata messa in discussione l’autonomia della magistratura o il diritto di difesa. Ci si rammarica che si tenti di trasformare un doveroso esercizio di trasparenza istituzionale in un attacco alle garanzie costituzionali, travisando i contenuti e finalità di una comunicazione rivolta ai cittadini.
La Segreteria di Stato per la Giustizia riafferma il massimo rispetto per la separazione dei poteri e per il libero operato della magistratura, nella certezza che ogni decisione sarà adottata secondo diritto, anche quando si giunga – come previsto dalla normativa vigente – a pronunce di prescrizione. In questi casi, laddove venga accertata la provenienza illecita dei beni, le confische rappresentano uno strumento fondamentale per affermare un principio irrinunciabile, ovvero quello che “il crimine non paga” in linea con i principi enunciati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a cui l’ordinamento sammarinese si conforma integralmente.
San Marino 19 Giugno 2025
CS Segreteria di Stato per la Giustizia, la Previdenza e la Famiglia