San Marino. “Il Senato accademico siffatto non convince”. Le perplessità dell’Avv.Gianluca Mularoni, membro Cda Università

università1Oggi verrà discussa in seconda lettura la riforma dell’Università (Legge Quadro, Statuto e Codice Etico).

Le numerose versioni che sono circolate prima dell’approdo del testo in Commissione, ne hanno fatto un testo non perfettamente coordinato. Mi sento quindi in dovere di rivolgere pubblicamente un appel- lo ai Membri del Consiglio Grande e Generale in quanto l’approvazione di alcuni articoli licenziati dalla Commissione potrebbe creare problemi di funzionamento e/o equilibrio all’interno della nostra Università.Componenti del Senato Accademico.

Il testo di Legge Quadro approvato dalla Commissione nella seduta tenutasi il 17 e 18 marzo 2014 prevede (art. 14, comma 2, lettera b) che la partecipazione del corpo docente in Senato Accademico sia prerogativa di soli tre professori nominati da ciascun Consiglio di Dipartimento, quindi al massimo 9 docenti più il Rettore che lo presiede. Questa proposta riduce drasticamente la partecipazione del corpo docente a tale organo e in particolare non garantisce neppure la presenza dei Direttori dei Corsi di Laurea, cioè di coloro che rappresentano la quasi totalità degli studenti della nostra Università, che nella sostanza vuole dire le attività che creano l’indotto economico in favore della comunità di San Marino e che devono essere inevitabilmente coinvolte nelle scelte strategiche dell’Università. Sarebbe quindi opportuno che il Consiglio Grande e Generale approvasse l’emendamento presentato dal Movimento Re- te in relazione all’art. 14 comma 2, il quale recita:

il Senato Accademico è composto da:
a) il Rettore, che lo presiede;

b) i Direttori di Dipartimento, i Direttori dei Corsi di Laurea, i Direttori dei Centri, i Direttori degli Istituti, i Direttori dei Master e i Direttori delle Scuole;

c) un rappresentante degli studenti;

d) un rappresentante del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo. Sarebbe altresì opportuno, affinché la Riforma possa rispondere a criteri di efficacia ed efficienza, che il Consiglio Grande e Generale approvasse i seguenti emendamenti modificativi presentati dal Movimento Rete e più precisamente:

– art. 13 comma 3 della Legge Quadro (possesso dei requisiti di esperienza in materia amministrativa ed economica dei futuri membri del Consiglio dell’Università di nomina del Consiglio Grande e Generale); – Articolo 20 della Legge Quadro (relativo ai primi cinque commi ed avente ad oggetto il Corpo Accademico);

– Articolo 6 comma 2 lettera a) e lettera b) del- lo Statuto (relativo alla strutturazione dell’Università in due soli Dipartimenti)”.

Avvocato Gianluca Mularoni