Da quanto si apprende dalla stampa sammarinese – spiega l’Amministrazione Comunale di Coriano – si tratta della realizzazione nell’area industriale del Castello di Faetano, adiacente al Comune di Coriano e al corso fluviale del Marano, di una Centrale a gas di ultima generazione (512 Mw + 54 Mw) a ciclo combinato gas-calore. Un impianto di dimensioni considerevoli che si svilupperà su una superficie di circa 36.000 mq. La torre della centrale sarà alta circa 60mt e oltre agli impatti visivi avrà, ovviamente, altri impatti ambientali per le aree italiane limitrofe, fino al mare, con un raggio di 40km quali emissioni in atmosfera e consumo di risorse idriche. Al momento all’Amministrazione risulta che nessuna decisione definitiva da parte del Governo di San Marino sia stata presa.
L’amministrazione corianese si chiede “come si possa pensare di costruire un impianto di dimensioni ragguardevoli e di questo impatto ambientale in un area come quella del Parco del Marano, area naturalistica protetta e meta degli amanti della natura e dello svago all’area aperta. Premessa l’indipendenza decisionali di uno Stato sovrano, in virtù degli Accordi di Cooperazione tra Italia e San Marino e gli Accordi su molti temi tra Regione Emilia Romagna e Repubblica di San Marino occorre incontrare il Governo sammarinese per conoscere lo stato del progetto, le caratteristiche e le volontà dei soggetti. Questa Amministrazione Comunale è molto preoccupata, ha già inviato richiesta di incontro sia alla Regione Emilia-Romagna, Presidente Stefano Bonaccini e Assessore all’Ambiente Paola Gazzolo ed alla Segreteria di Stato di San Marino nella persona di Anonella Mularoni, per l’approfondimento del progetto e per concretizzare il coinvolgimento dei territori limitrofi sui quali incomberebbe l’impatto di tale impianto. Alla presenza già nel territorio Comunale di Coriano appunto di un inceneritore di rifiuto con recupero energetico, di un impianto di selezione e stoccaggio rifiuti differenziati e di altri impianti di gestione rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi sottoposti a autorizzazione integrata ambientale e di impianti di produzione di energia elettrica per cogenerazione, che si aggiunga al confine un impianto di produzione di energia elettrica di 512MW sarebbe assurdo”.