Riceviamo e pubblichiamo
Dopo l’emissione della sentenza di primo grado la scorsa settimana ho ricevuto, da moltissime persone, plurime manifestazioni di stima, affetto e fiducia. Da tutte queste mi è arrivato l’invito a non mollare: a confidare nella Giustizia ed a restare al mio posto in Consiglio Grande e Generale.
Manifestazioni di vicinanza che non mi aspettavo e che mi hanno commosso.
L’ultimo anno e mezzo è stato molto complicato.
Le accuse che mi sono state mosse sono state strumentalizzate sul piano politico e mediatico alla ricerca di una visibilità che evidentemente non si riesce ad ottenere se non con la malignità ed in spregio ai più basilari principi di garantismo e presunzione di innocenza.
Adesso basta.
Ho consegnato all’Ecc.ma Reggenza la lettera con la quale comunico l’intenzione di dimettermi dal ruolo di Consigliere.
La mia famiglia e chi mi vuole bene non si meritano di continuare ad essere coinvolti in questo gioco al massacro finalizzato solo a ottenere un “like” su facebook o un titolo di giornale.
Da domani mi concentrerò solo a dimostrare la mia totale innocenza nel processo ed a difendermi anche fuori dal processo senza i condizionamenti e le cautele che la carica che ricopro mi ha imposto di mantenere.
Il tempo è galantuomo e le valutazioni saranno fatte a fine partita processuale.
Da domani non avrò più remore nel denunciare i contorni di quanto è avvenuto e nel promuovere tutte le iniziative che serviranno a disvelarli.
Confido nella Giustizia, quella vera, non quella di chi, senza conoscere la verità dei fatti e senza attendere gli esiti finali dei processi, non disdegna lo strumento della calunnia per distruggere le persone.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso sostegno e vicinanza ma le dimissioni dalla carica di Consigliere sono l’unico modo che oggi vedo per contrastare lo stillicidio quotidiano cui abbiamo finora assistito. Non potrei farlo, efficacemente e senza coinvolgere altre persone, restando al mio posto.
Giacomo Simoncini
San Marino 12 Ottobre 2023