San Marino. Il tempo per le riforme sta scadendo: legislatura a un bivio – “Qui gatto… ci cova” la rubrica di David Oddone

E’ ripartito il Consiglio Grande e Generale.

Mi auguro che possa essere l’occasione per confrontarsi sui temi che più stanno a cuore ai sammarinesi.

In questo senso ho particolarmente apprezzato l’intervento di Demos. Il neonato movimento in sintesi ha lanciato un invito a parlare di politica e di problemi reali, invece che lasciarsi andare agli attacchi personali, i quali il più delle volte, squalificano chi li fa, piuttosto che chi li subisce.

Un discorso che vale anche e soprattutto per chi cerca visibilità sulla pelle delle vittime: a buon intenditor, poche parole.

In ogni caso se il buongiorno si vede dal mattino, potremmo avere non solo fuori, ma anche dentro all’Aula, un clima estremamente caldo.

Tanti i temi sul tavolo, a cominciare dall’accordo di associazione all’Unione Europea, che pare stia vivendo una accelerazione.

Così come le riforme. Il Segretario Gatti ha parlato di quelle di pensioni, lavoro e IGR, che si vogliono portare a casa entro il 2022.

Obiettivo ambizioso ma doveroso per una maggioranza numericamente forte e che in campagna elettorale si è spesa con promesse importanti. Su questo tornerò brevemente a fine articolo.

Oggi tuttavia i sammarinesi, come del resto gli italiani e più in generale gli europei, stanno facendo i conti con il quotidiano.

Il peso delle difficoltà e della crisi vengono percepiti immediatamente, non appena si fa il pieno all’auto, piuttosto che quando si pagano le bollette o si fa la spesa.

Io credo che su questo ci si debba concentrare.

Bene fanno dunque i sindacati e le associazioni consumatori, cito in particolare Ucs, a tenere i fari saldamente puntati sull’argomento.

Si deve e si può certamente fare di più.

Un altro tasto rilevante toccato in questi giorni dalla politica è il memorandum d’intesa con Bankitalia, atteso e fondamentale per dare ossigeno alle nostre banche e non solo.

Catia Tomasetti ha ridato grande credibilità e autorevolezza ad una istituzione, Banca Centrale, che vive di fiducia.

Allo stesso tempo le autorità italiane ormai non hanno più dubbi sul fatto che San Marino rappresenti un partner affidabile e trasparente, i cui uffici, dal Tribunale, al Clo, per arrivare all’Aif, passando per l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, funzionano in maniera indipendente fornendo la collaborazione necessaria quando richiesta ed intervenendo se necessario.

In questo clima “positivo” mi sembra francamente un po’ farsesca la polemica innescata sulle “società anonime”: un tale ritorno al passato sarebbe impossibile da attuare anche volendolo. Ed escludo categoricamente che qualcuno dalla maggioranza o dal governo ci stia anche solo pensando. Più facile che con qualche puntuale emendamento vengano chiariti i residui “dubbi” su una legge certamente buona per il settore.

Chiudo con una critica e una velocissima e semplice analisi.

L’attuale compagine che controlla la stanza dei bottoni ha, in pratica, da settembre a dicembre, per entrare finalmente nel vivo del programma di legislatura.

Ma l’impressione da fuori è che non appena si “muova” qualcosa, si cominci a discutere sin troppo animatamente, perdendo tempo prezioso e non concretizzando il lavoro.

Se così fosse dovremmo parlare di legislatura arrivata al capolinea.

David Oddone

Rubrica “Qui gatto… ci cova”