Il vento del cambiamento soffia ormai da molti anni ma a quanto pare c’è ancora qualcuno che finge di non averlo sentito o che crede che presto San Marino tornerà ad essere quel che era. E guardando al piccolo presente forse sì, chi pensa così probabilmente una ragione ce l’ha perché molti sforzi sono stati compiuti per traghettare il Paese in un futuro migliore ma molte energie sono anche state messe in campo per vanificare il lavoro fatto e gettarvi sopra l’ombra del dubbio. Presto o tardi tutti capiremo che il modo di fare impresa è cambiato e che oltre al pensiero fisso alla redditività che rimane cruciale ci deve per forza essere un’attenzione al sociale, alle esigenze della comunità, alla sua crescita non soltanto in termini economici.
Difficile rivolgere critiche all’“insistenza” di Asset Banca di voler per forza pensare in grande, visto che i risultati sono sotto gli occhi di tutti: a Gualdicciolo è stato compiuto un autentico ‘rammendo’ e ora quella periferia può vantare una vera e propria isola della cultura e Villa Filippi che versava nel degrado più assoluto è stata acquistata e verrà presto restituita alla comunità. Basta fare parlare i numeri: 3.300.000 euro erogati sotto forma di contributo al territorio dal 2008 al 2016. Esempi di investimenti fatti per San Marino e i sammarinesi: ma in fondo dovrebbe essere la normalità, in quanto la mission di una banca non può e non deve essere solo quella di fare utili, ma anche sostenere concretamente la società in cui opera. Tra qualche tempo chi voleva Asset Banca concentrata solo sul taglio dei costi dovrà forse ricredersi. I risultati degli investimenti di oggi arriveranno nel giro di qualche anno, nel frattempo la Banca fa sapere di voler continuare a investire sul territorio. La Tribuna Sammarinese
