SAN MARINO «può diventare il Lussemburgo del Mediterraneo». È quanto sostenuto, in una intervista all’emittente San Marino Rtv, il presidente dell’Abi, Antonio Pattuelli che, il prossimo primo aprile, sarà oratore ufficiale alla cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti. Il Titano, ha sottolineato, «deve decidere se diventare una specie di Lussemburgo del Mediterraneo, ossia un piccolo Paese totalmente integrato e competitivo fiscalmente», superando la «contraddizione giuridica» che si è creata con il passaggio dalla lira all’euro.
«L’ACCORDO sulla lira – spiega Pattuelli riferendosi ai rapporti con l’Italia – era bilaterale, tra due Stati sovrani, con l’euro invece San Marino è stato inserito nell’unione monetaria e doganale,ma senza essere un soggetto a pieno titolo di pari dignità giuridica rispetto agli altri Paesi, quasi fosse una enclave rispetto all’Unione. Questa è la contraddizione giuridica alla base dei problemi tra Italia e San Marino». Ad ogni modo, ha proseguito il presidente dell’Abi, «i passi in avanti – ha proseguito – fatti da San Marino sono stati molto rilevanti, così come i passi di avvicinamento compiuti verso l’Unione Europea, ma l’interrogativo che ora San Marino e l’Ue si devono porre è se non sia arrivato il momento che San Marino entri con pienezza di diritti e di doveri ad essere uno Stato membro dell’Unione. Questi – ha concluso Pattuelli – sono gli interrogativi antecedenti alla potenzialità che comunque San Marino ha, in virtù anzitutto della bassa pressione fiscale, derivante da un quasi inesistente debito pubblico».
Patuelli poi ha aggiunto: «Sarà un onore per me essere oratore ufficiale, conosco bene la più che millenaria storia della Repubblica».
Il Resto del Carlino