San Marino. Il Titano sulla strada delle auto elettriche

Auto elettriche, zone verdi da valorizzare, agricoltura bio. Un nuovo piano urbanistico che tenga in considerazione le biodiversità che la Repubblica racchiude in sè. La direzione che vuole prendere San Marino è sempre più chiara. E sul Titano si prospetta un futuro dal punto di vista dei trasporti basato sulle auto elettriche. In Consiglio grande e generale se ne è già abbondantemente parlato nei mesi e nelle settimane scorse. Il progetto di legge del governo è chiaro, già ben delineato e anche oggettivamente ambizioso. Per prima cosa si intende incentivare la diffusione dei veicoli elettrici e delle infrastrutture dedicate alla ricarica delle vetture. Nel progetto, viene evidenziato, sono previsti, tra le altre cose, «forti incentivi all’acquisto di auto elettriche – si legge – con un taglio del 50% delle imposte previste sulle importazioni di veicoli dotati di propulsione esclusivamente elettrica o alimentati ad idrogeno e del 20% per i veicoli a propulsione ibrida». È previsto, inoltre, «che l’acquisto o il noleggio di nuove autovetture destinate a servizi istituzionali o di rappresentanza privilegi la scelta di auto ecologiche. A meno che una valutazione comparativa non giustifichi la scelta di veicoli a propulsione termica».
A giudizio del segretario di Stato ai Trasporti sammarinese, Simone Celli, «il progetto – dice – presentato rappresenta un primo punto di partenza per uno sviluppo di una nuova mobilità a San Marino con lo scopo di accelerare un processo che vorremmo possa nel più breve tempo possibile raggiungere il concetto di mobilità sostenibile definita dalla Commissione Europea e secondo le linee guida indicate nella Paris Declaration on Electro-Mobility and Climate Change & Call to Action». La strada è bellissima da percorrere, ma decisamente in salita. In Repubblica ne sono tutti consapevoli. Occorre anche dare una svolta dal punto di vista culturale. «Sappiamo bene che questo è un obiettivo molto ambizioso ed in parte anche controverso. Sono convinto – conclude il Segretario di Stato Simone Celli – che questa è la strada che occorrerà perseguire: quella di una mobilità sostenibile, che inquini meno, meglio se alimentata ad energia rinnovabile». Il Resto del Carlino