San Marino. Il triennio 2016 – 2019 (Il Processo Buriani – Celli e l’indagine Public Netco riguarda atti e fatti avvenuti in quel periodo) … di un lettore

A San Marino si sta verificando una strada coincidenza.

Proprio quando l’opposizione (Repubblica Futura e Libera) strilla a scuarciagola per il pericolo di un ritorno agli anni 90, riaffiorano due vicende giudiziarie provenienti da un passato piuttosto recentissimo.

Il 29 Giugno assisteremo al primo atto del processo che vedrà alla sbarra Simone Celli e Alberto Buriani e, per non farci mancare nulla, sono in queste ore alla ribalta della cronaca la notizia di indagini a carico di professionisti sammarinesi all’interno dell’affare Public Netco.

Vicende i cui fatti ed atti sono maturati, non trent’anni fa, ma – solo ai fini di considerazione storica – durante il periodo del governo di Adesso.SM (2016 – 2019).

Su Simone Celli e Alberto Buriani c’è poco da dire, poco da aggiungere, poco da cavillare.

Tra atti di Commissioni Consigliari d’inchiesta, Censure, Rinvii a giudizio e simpatiche foto se ne è ormai parlato tanto.

Di Celli si sa solo che è sparito dai radar politici.

Di Buriani, invece, che “nonostante” la grandine piovutagli addosso opera regolarmente nel nostro Tribunale.

La vicenda Public Netco nasce invece a seguito di un esposto presentato dal Segretario Ciavatta lo scorso anno.

Sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, anche in questo caso, sono finiti atti e fatti nel triennio 2016 – 2019.

Gli anni per interderci in cui, come ha giustamente detto Repubblica Futura, si gettarono le basi per la collaborazione di San Marino alla adunata degli Alpini ma poi si chiuse Asset Banca, si radico’ il gruppo di potere di Francesco Confuorti, fecero una bruttissima fine un centinaio di milioni di fondi pensione, si scrivevano sotto dettatura i decreti legge, si destituiva l’allora Dirigente del Tribunale…and “more and more” come direbbero gli anglosassoni.

La nuova indagine tratta di Telecomunicazioni, argomento peraltro molto discusso al tempo da parte della compagine di governo del tempo.

Da una prima lettura delle contestazioni, cifre incluse (ben oltre una decina di milioni di euro), il quadro è assai pesante per possibili responsabilità e per l’opacità dell’operazione.

Sarebbe opportuno che la politica guardasse meglio a questi fatti.

Qui tra le altre cose non c’è neppure bisogno di scomodare la memoria storica per appurare la verità e le responsabilità.

I fatti sono freschi, anzi freschissimi.

Un’ultima domanda.

Chissà come mai solo Giornale.SM ha dato finora conto di queste due vicende.

Non si tratta di fatti aventi una rilevanza pubblica e politica?.

Si parla pur sempre di un ex Segretario di Stato alle Finanze, un Commissario della Legge tuttora operativo e di un CdA sotto indagine per una partita strategica per il Paese finita poco bene.

Attendiamo speranzosi.

Tony e cuntadein