San Marino. Il veglione studentesco cancella la crisi. Erano in 960 al tradizionale appuntamento di fine anno scolastico

palace hoteleLe ragazze hanno cercato di tenere nascosto fino all’ultimo abito e acconciatura.

La crisi si sente”, poche parole di Giulia Berti una delle organizzatrici del tradizionale veglione dell’Associazione Studenetesca. Si sente. Ma loro, i 43 ragazzi del Direttivo non si sono scoraggiati. Si sono messi in moto fin dal novembre scorso ed hanno raggranellato quanto serviva a affittare tre sale del Palace (una, quella al piano inferiore, adibita a discoteca, tanto per diversificare l’offerta ai partecipanti) e usufruire del catering (fornitore del banqueting, Righi) all’altezza degli ospiti. Ecco gli ospiti Istituzionali (il Reggente Giancarlo Capicchioni e il segretario Morganti) e sul fronte dei maturandi insegnanti e genitori con cui hanno aperto le danze nella sala superiore.

Tra le curiosità di ieri sera c’è anche la folta schiera dei genitori dei ragazzi di 5°. Sarebbe stato più naturale che a presenziare fossero stati padri e madri dei più piccoli. I tempi mutano, ci sono quelli dei più grandi da guardare con tenerezza alla vigilia dell’esame di maturità. Poi, molte cose cambieranno per tutti.
E, i ragazzi saluteranno parenti e amici con una sfilata, due a due; le coppie erano formate liberamente dagli interessati. Una sfilata, anche questa tradizionale: i ragazzi in abito scuro, le ragazze in lungo.
Un ritorno alle radici della scuola: il veglione, diffuso in molti Paesi occidentali, è nato per celebrare infatti la fine dell’anno scolastico o del ciclo di studi di istruzione secondaria superiore. Veglioni in cui i ‘grandi’ festeggiavano la fine di una lunga vita studentesca  e, i più, giovani con un pizzico di invidia li osservavano: “Loro sono riusciti ad arrivare in fondo al corso di studio, chissà quanta fatica hanno dovuto fare”.

Un pensiero che sicuramente anche ieri sera molti hanno fatto vedendo sfilare i 126 maturandi di quest’anno. Per le statistiche, le prenotazioni sono state 960, veramente tante considerando che gli iscritti alle scuole superiori sono 600 e non tutti (5° escluse) erano presenti. Le ragazze sono hanno preferito tinte tenue, in particolare il panna; non è andato molto di moda il rosso, meglio il blu; almeno le dichiarazioni della vigilia. Poco attendibili, per il vezzo tutto femminile, della sorpresa. (…) La Tribuna