Parte stamane un Consiglio caldissimo con la giustizia in primo piano. Con le opposizioni che gridano allo scandalo, alle mani sul tribunale, al sovvertimento dell’ordine democratico e all’atto d’imperio della maggioranza che non avrebbe attuato il necessario confronto.
Insomma a parti invertite quello che accadeva fino a qualche tempo fa. Dove sta la differenza? Il punto è proprio qui. Partiamo dall’accusa delle “mani sul tribunale”.
A quanto pare questo pericolo lo avvertono in pochi e solo dalle parti del Consiglio.
Perché non ci pare che negli ultimi incontri con categorie economiche, parti sociali e datoriali, associazioni, professionisti quali avvocati ma non solo, vi sia stato chi ha espresso tali perplessità.
L’esatto contrario di quello che accadeva alcuni anni fa, dove la preoccupazione era diffusa e generale.