La Centrale del Latte, salvo colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe passare nelle mani della Cooperativa agricola sammarinese che puntera? tutto sul mantenimento e tutela del comparto lattiero caseario, sulla tracciabilita? dei prodotti sammarinesi, sulla valorizzazione del latte sammarinese e sulla garanzia della qualita? dei prodotti. Il settimanale “San Marino Fixing” ha intervistato, per il suo ultimo numero, uno degli allevatori che prendono parte alla cordata, Ugo Bonifazi, il quale ha illustrato il loro piano di rilancio per l’azienda.
IL PROGETTO – Gli obiettivi che i produttori di latte si pongono sono molteplici e riguardano la valorizzazione delle risorse locali, il mantenimento delle attivita? agricole, la salvaguardia della territorialita? e tipicita? di tutta la filiera lattiero casearia nonche? garantire le produzioni a marchio “Terra di San Marino”.
Un progetto imprenditoriale che nasce infatti dalla ferma volonta? dei produttori di latte di salvaguardare l’identita? storica e culturale dei sammarinesi, di tutelare la produzione agricola locale, sia la qualita? che la sicurezza alimentare dei prodotti. Il progetto imprenditoriale si basa sull’adeguamento agli standard Ue richiesti.
LATTE 100% SAMMARINESE –
I produttori di latte sammarinese saranno i principali fonti di approvvigionamento della Centrale del Latte. Attualmente il quantitativo di latte raccolto e? di circa 1,1 milioni di litri, tutti provenienti dagli allevamenti del Titano. La Cooperativa agricola sammarinese ha gia? promesso alla segreteria di Stato al Territorio e all’Ambiente che acquistera? tutto il latte prodotto dagli allevamenti sammarinesi che verra? poi utilizzato come materia prima. I soci poi aiuteranno la crescita della produzione stessa di latte, in modo da creare un incremento dei prodotti finiti, attraverso la collaborazione degli enti preposti alla tutela del territorio e dello sviluppo dei prodotti tipici, che garantiranno la certificazione e la qualita? della produzione.
MUTUO E RISTRUTTURAZIONE – Per quest’anno la coop di allevatori sammarinesi ha chiesto un mutuo aziendale di 500mila euro da restituire in 10 anni. Mutuo che e? negoziato con il sistema bancario senza alcun tipo di intervento dello Stato. La struttura attuale, invece, verra? ristrutturata con avvio immediato delle pratiche di ristrutturazione, dalla sottoscrizione della concessione in uso trentennale, per raggiungere le norma europea. Sono stati gia? messi in preventivo 350mila euro come investimento relativo alla ristrutturazione dell’immobile dello Stato senza mutuo, ma scomputato dal canone di locazione fino ad un importo massimo di 500mila euro e non e? escluso che la Cooperativa richieda finanziamenti previsti dall’art. 40 della legge 96/1989. L’esenzione del pagamento del canone di affitto e? previsto nelle “Condizioni dell’avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse ad acquistare la Centrale del Latte della Repubblica di San Marino”: “Conduzione in uso per anni trenta del terreno di 4.320 metri quadrati circa e del fabbricato su di esso insistente, siti in localita? Ca’ Martino – Acquaviva (…) a un canone annuo di 32mila euro da rivalutarsi ai sensi di legge; assunzione degli oneri e costi relativi alla realizzazione, sul terreno concesso in uso trentennale, di un nuovo stabilimento o alla ristrutturazione di quello esistente, da effettuarsi con modalita? tali da assicurare il rispetto delle norme Ue e garantendo la continuita? dell’attivita? di lavorazione del latte. I predetti oneri verranno scomputati dal canone di locazione fino ad un importo massimo di 500 mila euro”.
NUOVI MACCHINARI – Il piano degli allevatori prevede non solo la costruzione di uno spaccio aziendale e di un ascensore o montacarichi ma anche l’acquisto di una nuova linea di imbottigliamento per latte fresco e yogurt da bere, compresa di collaudo di avviamento ed etichettatrice automatica, con capacita? produttiva di 2.000Bph per il formato da 1 litro. Le altre spese, invece, riguardano i contenitori di lavorazione 1 litro, 0,5 litro e 0,25 lt (130mila euro) e altri macchinari utili per immette- re sul mercato tutta la gamma di prodotti derivati dal latte. Verranno inoltre spesi 20mila euro all’anno (2015 e 2016) per i compensi pagati a terzi, tecnici esperti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti.
POSTI DI LAVORO – Dell’attuale forza lavoro della Centrale, la Cooperativa agricola sammarinese riassumera? 6 dipendenti (spesa annuale prevista: poco meno di 300mila euro). Nell’organigramma verra? inserita anche qualche figura professionale della proprieta?; confermate, invece, le figure esterne. Infine l’indennita? pasquale sara? eliminata.
La Serenissima