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Hanno suscitato grande clamore i nostri articoli sull’imprenditore sammarinese che è fuggito in Thailandia lasciando una marea di problemi.
Ma la realtà forse è ancora peggio. Quello che si sta delineando, oltretutto, è la figura di un vero e proprio despota, soprattutto con chi lavorava con lui. Proprio per far chiarezza su questa situazione abbiamo chiesto ad un suo ex collaboratore di farci capire come stanno realmente le cose, ma soprattutto sapere che cosa è successo nel periodo in cui aveva lavorato presso questa ditta.L’imprenditore ”fuggitivo” da parte della colpa ai suoi dipendenti, anche passati, i quali a suo parere lo hanno imbrogliato. Ma è questa la verità?Non direi proprio. Ma lui ha sempre fatto così. Ha sempre dato la colpa di tutto ai suoi ex dipendenti, magari quelli che sono andati via sbattendo la porta; lo faceva sempre quando i suoi ”vecchi” collaboratori lo abbandonavano. La colpa era sempre di quello che aveva collaborato per ultimo e se ne era andato.
Ma di che cosa accusava i suoi ex collaboratori?
Sostanzialmente di furto e di incapacità. Diceva che avevano rubato, in un caso, 80.000 euro dalla cassa. Naturalmente questo senza prove! Probabilmente lo faceva per mascherare le sue colpe, ovvero quelle di una malagestione del negozio e di imperizia come imprenditore. La cosa che più infastidiva è che queste falsità le diceva ai suoi clienti, che naturalmente riparlavano con i suoi dipendenti. Immagini che ambiente si veniva a creare!
Quindi, anche se è una cosa importante, solo questo? So che si sono rivolti anche ai sindacati per tutelare i loro diritti da quello che so…
Si, è vero. Mi ricordo che dei ragazzi si erano rivolti proprio ai sindacati ed avevano vinto una vertenza sindacale il cui oggetto erano proprio le ferie. In sostanza il ”fuggitivo” li aveva mandati in ferie forzate senza preavviso perchè, dato che lavoravano anche di sabato e domenica tutte le settimane, avevano chiesto un minimo di riposo. Lui di punto in bianco, invece, non li ha fatti venire il lunedì mattina, senza preavviso. In sostanza erano in ferie, ma forzate. E questo, ovviamente, lede i diritti di chi lavora. Come si può andare in ferie senza saperlo preventivamente?
Gira voce che non abbia provveduto ne a pagare gli stipendi ne a versare i contributi! Stanno proprio così le cose?
Peggio! Non pagava nemmeno gli straordinari! Per questo i dipendenti si sono ”ribellati” e non sono venuti più il sabato e la domenica, che era da pagare come straordinario. Comunque la prassi era che ritardasse di parecchio i pagamenti degli stipendi, e dal 2013 non versava nemmeno più i contributi. In sostanza chi ha lavorato con lui dovrà andare in pensione 2 anni dopo perchè lui non ha versato i contributi, oltre a rimetterci parecchi soldi perchè non pagati del lavoro eseguito.
Poi dopo il ricorso ai sindacati?
Le ferie non le ha pagate, ma le ha fatte ”consumare”. In sostanza sono dovuti stare a casa forzatamente. Alcuni poi, esasperati da questo atteggiamento, non hanno più accettato questa situazione e sono andati via; si sono licenziati. Ma forse era proprio questa la cosa alla quale lui puntava sin dall’inizio, dopo i primi dissapori.
E gli stipendi non pagati?
Piano piano li ha pagati, ma so che ai ragazzi che ancora lavoravano li non ha pagato alcune mensilità prima di fuggire. Ora fuggendo certamente questi soldi li avranno persi. Hanno lavorato per mesi senza prendere un centesimo e senza che i contributi siano stati versati. Questo è il bel ricordo che questo imprenditore lascerà per sempre sul Titano. Speriamo che venga denunciato e condannato! Spero che la giustizia faccia il suo corso.
E le ore che facevano in ”nero”? Come si ha la possibilità di dimostrare che sono soldi che loro devono avere?
Già. E’ qui il problema! Questi soldi non li recupereranno più. Ho letto in un vostro articolo che ad un suo conoscente diceva che lui dava la colpa ai suoi ex dipendenti. Questo lo faceva sempre, ma in realtà – come si è visto – il problema era solo lui. Mi meraviglio solo di come tanta gente abbiano creduto in lui per tanto tempo.
Marco Severini – Direttore Giornalesm.com