
E’ l’affare del momento. Un ottimo affare per fare i soldi subito, soldi pesanti.
E’ il business di ospitare i migranti andando a concorrere alle gare di assegnazione nelle varie Prefetture del circondario.
40-50 migranti possono fare guadagnare, alla fine dopo aver pagato vitto, alloggio, corsi di lingua e di avviamento al lavoro, anche 5-600.000 euro all’anno. Soldi che in questo momento di crisi possono servire moltissimo a chi ha molti debiti e pochi scrupoli.
E’ un affare soprattutto di chi ha degli immobili sfitti che non riesce a locare o a vendere. E’ il caso di tanti imprenditori, e tra questi anche un sammarinese – un residente per essere precisi con diverse attività sul territorio del Titano -, che proprietari di strutture hanno visto un grande affare; il più grande degli ultimi tempi.
Un giro di affari di oltre 3 miliardi l’anno e leggendo le colonne del Giornale.it sembra che l’affare sia imponente, infatti il quotidiano di Milano scrive: ”La cifra, 24mila euro al giorno, è la stessa incassata dai centri di accoglienza in provincia di Palermo. Ma non li gestisce un solo imprenditore, tantomeno appassionato di auto sportive. Stessa cosa a Trieste: coincide la cifra, ma non c’è nessuno che gira in Ferrari. Proprio seguendo la Rossa, invece, spunta una pista possibile. Che porta a un imprenditore sannita, Paolo Di Donato, 46 anni appena compiuti, molti spesi nel mondo della cooperazione sociale nel Beneventano. A lui l’identikit di Giordano sembra calzare quasi alla perfezione. Proprio Di Donato, in effetti, appare immortalato accanto a una Ferrari rosso fiammante in un articolo dedicato a una struttura di accoglienza profughi di Benevento sul sito «redattoresociale», dove si parla anche del giro d’affari del consorzio da lui fondato, Maleventum, del quale l’uomo è stato prima amministratore unico e poi procuratore speciale. Redattoresociale aveva denunciato carenze nel livello dell’accoglienza dei richiedenti asilo della struttura da parte di Maleventum, che gestirebbe «circa 1000 richiedenti asilo» in tutto il Beventano, con «introiti intorno ai 30mila euro al giorno». Replicando alle accuse sullo stesso sito web redattoresociale.it, Maleventum a novembre dichiarava di ospitare «740 migranti in 12 strutture», ricordava di aver vinto due appalti (tra cui quello al centro dell’articolo del sito) al ribasso («28 euro al giorno per migrante, contro i 35 euro a base d’asta», ossia «il prezzo più basso d’Italia», quasi uno slogan) e sottolineava che Di Donato era «dirigente» e non «presidente» del consorzio, ruolo ricoperto invece da Elio Ouchtati che firmava la replica. Di Ouchtati, sul web, non c’è nulla. Del «dirigente aziendale» Di Donato invece sì, e così pure del consorzio Maleventum, che negli ultimi anni di emergenza immigrazione sembra prosperare. Dovrebbe avere un giro d’affari di almeno 8 milioni l’anno nonostante le gare vinte al ribasso, forte dei suoi mille posti letto spalmati in 15 strutture.”
Anche un imprenditore sammarinese molto conosciuto in Repubblica e che non è il signore in foto, sembra non essere stato immune a questo enorme business che l’Italia a guida Pd sta facendo fare a cooperative, Ong e addirittura all’apparato vicino alla Chiesa romana. L’imprenditore sammarinese dopo un ”rodaggio” di alcuni anni, quando ospitava una quarantina di migranti (economici) gli stessi che le Ong prendono a ridosso delle spiagge libiche, ora ha fatto il grande salto e in cordata con altri ”imprenditori” italiani sta partecipando alle varie di appalto.
Addirittura sta andando a prendere nel sud Italia questi disperati facendoli ospitare in una decina di strutture. Per lui quest’anno ci sarà un surplus di 1,2 milioni di euro!
Se questo è business….