San Marino. In arrivo i cassonetti per l’umido per Serravalle, Domagnano e Borgo. L’intervento del Segretario di Stato Stefano Canti in Commissione Consiliare IV sulla gestione dei rifiuti

Nella precedente seduta della Commissione Consiliare tenutasi il giorno 12 maggio è scaturito un ordine del giorno piuttosto ricco di contenuti, che dava un mandato ben preciso all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici sul da farsi entro tempi brevi, ricordo i punti principali:
1) prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti a monte;
2) aumentare la percentuale dei rifiuti avviati a recupero sino 70% di raccolta differenziata;
3) ridurre i rifiuti conferiti all’inceneritore;
4) realizzare i necessari impianti per la gestione dei rifiuti differenziati nell’ottica di un’indipendenza gestionale sempre maggiore e garantire l’autonomia nella gestione dei rifiuti organici attraverso il compostaggio aerobico;
5) incentivare il compostaggio domestico dei rifiuti organici;
6) ripristinare il ruolo del gestore pubblico (AASS) nel servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, limitando il ricorso ad aziende private;
7) ottimizzare la gestione degli impianti, riducendone i costi e migliorando il servizio erogato;
8) riattivare le attività di educazione ambientale sostenibile in collaborazione con il sistema scolastico nazionale;
9) promuovere collaborazioni e sinergie con l’Università di San Marino per addivenire agli obiettivi sopra delineati, al fine di minimizzare le quantità di rifiuti destinati allo smaltimento e favorire il riutilizzo/riuso ecocompatibile dei prodotti
10) promuovere collaborazioni e sinergie con San Marino Innovation per addivenire allo sviluppo degli opportuni software, per il controllo e la gestione
11) supportare i lavori del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L’obiettivo più urgente è il rispetto gli impegni assunti in termini di percentuale di raccolta differenziata da raggiungere entro fine anno, pari al 70%.
Per il raggiungimento di tale obiettivo, tuttavia, ci sono più strade ed è per questo che è stato richiesto al Direttore dell’Azienda dei Servizi un audit sull’attuale gestione dei rifiuti e proprio su questa relazione si baserà l’attuale dibattito, ovvero su dati certi ed incontestabili.
Mi auguro che al termine del dibattito si giunga ad un indirizzo politico ben definito e largamente condiviso, proprio perché basato su dati sperimentali forniti dall’Azienda e non teorici di progetto.
E’ giunto il momento di prendere una decisione per consentire alla Repubblica di San Marino di raggiungere gli obiettivi che si è imposta e che ci chiedono l’Unione Europea, l’Italia e la più vicina Regione Emilia-Romagna.
Ricordo a tutti voi che, il Consiglio Grande e Generale, nella seduta del 1° giugno 2020 con Delibera n°8, ha stato Ratificato l’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi destinati al recupero e allo smaltimento, in attuazione di accordi vigenti; Accordo che ci consente di esportare i nostri rifiuti, sia urbani sia speciali, presso gli impianti siti nella Regione Emilia-Romagna. In questo accordo ci siamo assunti degli impegni ben precisi sia in termini di riduzione dei rifiuti sia in termini di autonomia nella loro gestione interna al nostro territorio. L’ Emilia-Romagna è molto virtuosa nell’ambito della gestione dell’ambiente e presta particolare attenzione alla gestione dei rifiuti, infatti ha legiferato in maniera molto più puntuale e stringente rispetto alle disposizione italiane ed europee e se vogliamo garantire un buon rapporto di vicinato siamo tenuti a fare altrettanto.
Non vale purtroppo il ragionamento che siamo in pochi e che la nostra produzione di rifiuti è poca cosa rispetto alla sola produzione della Città di Rimini. Ognuno deve fare la propria parte ed assumersi le proprie responsabilità senza demandare, tanto più che siamo uno Stato, anzi dirò di più!!, l’esempio virtuoso può arrivare proprio dai più piccoli grazie alla potenziale velocità decisionale e snellezza burocratica che ci potrebbe contraddistinguere…… e noi che rappresentiamo ed amministriamo la Repubblica di San Marino siamo tenuti a prendere una decisione e procedere in quella direzione a tutta velocità con convinzione e determinazione.
Decisioni ovviamente in linea con le disposizioni Europee ….. con gli Accordi vigenti …… con le aspettative dei nostri Cittadini:
– Ce lo impongono le Direttive Europee – Direttiva Quadro 2008/98/CE recentemente modificata dalla Direttiva 2018/851/UE;
– ce lo chiedono l’Italia e la Regione Emilia Romagna nell’ambito degli accordi di cooperazione;
– ce lo sollecita il Sindaco di Coriano Domenica Spinelli, tramite una nota inviatami lo scorso 22 giugno posta agli atti, che subisce la presenza dell’inceneritore e “ci invita ad avere coraggio ed una ferma capacità decisionale che ci consenta definitivamente di attuare una corretta gestione dei rifiuti finalizzata al contenimento degli impatti ambientali.”
– ce lo ordinano i nostri Cittadini che ci hanno dato il mandato elettorale e ci chiedono di migliorare il servizio erogato, garantendo più flessibilità, maggior qualità e minori costi.
Mi sento di affermare con certezza, confortato dai dati forniti dal Direttore dell’Azienda dei Servizi, che la raccolta differenziata di carta, plastica, vetro, metalli funziona anche dove ci sono i cassonetti stradali, solo manca la possibilità di differenziare i rifiuti organici per l’assenza dei contenitori. Anche volendo, un cittadino di Borgo Maggiore, Domagnano, Serravalle non può separare i rifiuti organici perché non trova i cassonetti dedicati per la raccolta.
I sammarinesi sono già virtuosi, la sensibilità e l’attenzione dei cittadini nei confronti dell’Ambiente è cresciuta, soprattutto negli ultimi 10 anni, è aumentata la consapevolezza dell’importanza di attuare buone pratiche perché, vuoi la comunicazione martellante vuoi gli effetti dei cambiamenti climatici, ci hanno fatto capire che l’ambiente è una risorsa limitata e che va tutelata.
Ci sarà sempre qualche caso isolato che per non curanza o pigrizia eluderà le regole ed in questi casi, tramite la sorveglianza e vigilanza, si dovrà isolare sempre più il fenomeno con ulteriori attività di comunicazione e sensibilizzazione e se necessario anche attraverso l’inasprimento delle sanzioni.
Vi anticipo che è stato dato mandato all’AASS di progettare delle isole ecologiche al Servizio del Centro Storico, in attuazione alle Istanze d’Arengo n.15 e 23 del 6 ottobre 2019, che chiedevano appunto la predisposizione e collocazione di isole ecologiche nel Centro Storico di San Marino e Borgo Maggiore. L’AASS ha fornito due soluzioni ponendo a confronto un sistema più tecnologico che consente un monitoraggio puntuale dei conferimenti ed un sistema sicuramente più comodo che traccia qualitativamente i conferimenti, ovvero chi conferisce, ma non quantitativamente. I costi di acquisto e la comodità di utilizzo per gli utenti, che in questo caso sono prevalentemente utenze non domestiche, fanno propendere per la opzione B, ovvero cassonetti per la raccolta differenziata dotati di controllo elettronico dei conferimenti. Tale soluzione, in seguito al dibattito odierno, potrà essere estesa anche al resto del territorio.
Altro aspetto importante oltre al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata è l’obbligo di gestire internamente i rifiuti organici tramite il nostro impianto di compostaggio aerobico. Vi è l’esigenza di gestire un unico impianto centralizzato al fine dell’ottimizzazione del processo e del contenimento dei costi.
E’ già stato detto più volte ma vorrei ricordarlo che nella precedente legislatura il mio predecessore ha portato a compimento l’approvazione del progetto per la realizzazione di aree per la maturazione del compost presso il sito di San Giovanni, pertanto – essendoci il progetto già approvato ed una Delibera del CTS che impone all’Azienda dei Servizi di spostarsi da Gaviano entro la fine dell’anno, è necessario ed urgente completare i lavori nell’area destinata alle attività di compostaggio – l’Azienda dovrà celermente procedere con i lavori per garantire la gestione definitiva di tutti i rifiuti organici raccolti in maniera differenziata in un unico sito.
Nel precedente Ordine del Giorno di questa Commissione, era già stata individuata l’urgenza di procedere con la : “realizzare l’ampliamento dei locali tecnici presso il Centro di Raccolta di San Giovanni per la copertura dei rifiuti pericolosi come RAEE, oli minerali e vernici; adeguamento dei piazzali operativi e realizzazione della rete di raccolta delle acque reflue, impianto di trattamento acque reflue e successivo conferimento in rete fognaria;” ed in tal senso non ci devono essere esitazioni, mentre per quanto riguarda l’ampliamento del piazzale di valle antistante l’opificio, per l’impatto dell’opera, si può sospendere al fine di valutare una diversa disposizione delle biocelle.
Il nostro faro deve essere sempre la “sostenibilità e l’economicità” delle azioni, a maggior ragione in questo momento storico in cui il nostro Paese deve affrontare le sfide imposte dall’emergenza sanitaria del Covid-19.
Con la relazione relativa allo stato di fatto sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, prodotta dal Direttore dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, la politica ha tutti i dati necessari al fine di effettuare decisioni definitive da racchiudere in un ordine del giorno, mi auguro, il più largamente condiviso.
Detto questo lascio la parola al mio Segretario Particolare, ing. Giuliana Barulli, che illustrerà una prima analisi dell’audit prodotto dal Direttore dell’Azienda ed a seguire ai commissari dichiarando aperto il dibattito sul tema posto alla vostra attenzione.