San Marino. In arrivo le modifiche al Codice Ambientale

Il governo deve affrontare una situazione economica di oggettiva difficoltà. Questo non deve servire da pretesto per non portare soluzioni ma fungere da sprone per fare le cose e farle bene. Dalla crisi poi può nascere qualcosa di positivo, una maggiore consapevolezza, una sete nuova di un futuro realmente migliore. E allora dalle parole è opportuno passare ai fatti. Fatti che non possono attendere le calende greche ma che devono venire avanti nell’immediato. L’aver mandato a casa il vecchio governo non significa che i problemi non siano ancora sul tavolo. Le emergenze non riguardano solo l’ambito della giustizia o quello finanziario, ci sono anche problemi che toccano le persone nella sfera della salute. Parliamo di tutti i problemi che riguardano l’inquinamento di fronte ai quali non è possibile avere le mani legate. I cittadini continuano ad interrogarsi su quando finalmente potrà essere risolta la situazione dei rifiuti del capannone ex Beccari che tuttavia come più volte già scritto su queste pagine, è un problema che non riguarda una situazione singola perché vi sarebbero altri casi magari meno noti ma simili. Di qui l’esigenza di rivedere il codice ambientale per garantire una tutela a trecentosessanta gradi a territorio e cittadini. E’ così stata assunta lo scorso 11 febbraio la delibera n. 36 nella quale si legge: “considerato che l’accordo di governo per la XXX legislatura prevede di ‘modificare il Codice Ambientale per aggiornarlo alle recenti direttive europee nel settore dei rifiuti, affinché in caso di fallimento di imprese di gestione di rifiuti, i costi di trasferimento e smaltimento rifiuti stoccati non ricadano sullo Stato, verificare il rilascio di licenze per la gestione dei rifiuti e applicare la revoca delle licenze in caso di mancato rispetto delle normative”; considerata, altresì, l’esigenza di modificare il Decreto Delegato 27 aprile 2012 n. 44 – Codice Ambientale, con particolare riferimento all’introduzione di maggiori tutele e garanzie nei confronti dello Stato nella gestione dei rifiuti […] E ‘ stato dunque costituito un gruppo di lavoro formato da:
Direttore Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici o suo delegato;
– Capo della Protezione Civile o suo delegato;
– Dirigente Avvocatura dello Stato o suo delegato;
– un funzionario del Dipartimento Prevenzione UOS Tutela dell’Ambiente Naturale e del Costruito;
– un rappresentante della Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente,
l’Agricoltura, la Protezione Civile e i Rapporti con l’A.A.S.L.P.;
– un rappresentante della Segreteria di Stato per gli Affari Interni, la Funzione Pubblica, gli Affari Istituzionali e i Rapporti con le Giunte di Castello;
– un rappresentante della Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, la Previdenza e gli Affari Sociali, gli Affari Politici, le Pari Opportunità e l’Innovazione Tecnologica;
un rappresentante della Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa;
– un rappresentante della Segreteria di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, lo Sport, l’Informazione e i Rapporti con l’A.A.S.S”. Un passo avanti dunque in attesa dell’arrivo di soluzioni concrete in un settore di vitale importanza.

Repubblica Sm