San Marino. In attesa del Consiglio … di Alberto Forcellini

Tre giornate di Consiglio, a partire da oggi. Una seduta veloce, che prelude a quelle molto più “sostanziose”, a dicembre, con la legge di bilancio e la relazione della Commissione d’inchiesta sulle banche, che dovrebbe finire i suoi lavori proprio in questi giorni.

Niente scossoni neppure tra i 10 commi previsti per nomine e sostituzioni, dal momento che le dimissioni da NPR e l’ingresso di Denise Bronzetti nel gruppo misto, prevede giocoforza la sua uscita dagli incarichi nelle commissioni consiliari, in particolare dalla presidenza nella commissione finanze. Questo non comporterà altre nomine per il gruppo misto, al quale per il momento è consentito solo il diritto di tribuna, cioè un solo membro in ciascuna commissione. Se ci saranno rotazioni o sostituzioni, si vedrà prossimamente, ma nel rispetto delle proporzioni attuali.

I grandi temi di attualità, probabilmente saranno riservati al comma comunicazioni. A cominciare dal rincaro delle bollette, sul quale il Congresso ha espresso un orientamento di massima per aumenti graduali e scaglionati, con misure di sostegno alle fasce più deboli. Nessuna cifra, nessuna percentuale finora è stata indicata.

Tuttavia, ragionare solo di bollette è piuttosto riduttivo perché il rialzo delle materie prime ha comportato l’escalation dei prezzi su tutto: dai carburanti ai generi alimentari, in pratica su tutti i prodotti che viaggiano su ruote. Si parla di un aumento dell’inflazione intorno ai quattro punti, ma a guardare frutta e verdura, sembra molto di più. È vero che a San Marino gli stipendi sono mediamente abbastanza alti, sicuramente più alti di quelli italiani sia nel pubblico, sia nel privato, ma è anche vero che non tutte le fasce di popolazione possono sopportare rincari così violenti. La recente vicenda di Fiorentino, dove è stata trovata una famiglia che viveva in una roulotte, è significativa di fenomeni di povertà che si fanno sempre più preoccupanti.

Sicuramente, in comma comunicazioni ci sarà un riferimento della partecipazione sammarinese alla Cop26 di Glasgow, dove i colori biancoazzurri sono stati rappresentati al massimo livello istituzionale. Un’occasione privilegiata per intessere relazioni bilaterali con altri capi di Stato e di governo, oltre che di ambiente e di transizione ecologica. E qui torniamo al problema dell’approvvigionamento energetico, sul quale San Marino non può intervenire se non avviando un modello virtuoso incentrato sulle fonti verdi che, nel tempo, gli permettano di sganciarsi dalle forniture esterne.

Di sicuro bisognerà che la politica tenga conto dei temi ambientali anche sul comma che proporrà modifiche al vecchio PRG, in attesa di quello nuovo.

Poi c’è il Covid, argomento da cui non riusciremo a sganciarci per un bel po’. Di questo si parlerà nel comma dedicato all’approvazione dei decreti, il numero 173 in particolare, cioè l’ultimo in ordine di tempo. Già in altre occasioni alcune forze politiche hanno fatto quasi a gara per criticare le disposizioni adottate dal governo dietro indicazione del Comitato scientifico e del Comitato vaccini. O per presentare emendamenti, la cui utilità spesso è tutta da discutere.

Nel frattempo, cioè dal momento dell’emissione, la situazione generale è peggiorata molto, non tanto a San Marino che comunque deve stare all’erta, quanto in Italia e nel resto d’Europa. Le misure restrittive che stanno venendo avanti impongono un’attenzione molto particolare in quanto, nel rispetto della sua autonomia decisionale, San Marino non incorra in quelle “scivolate” che l’anno scorso hanno creato diversi problemi. Il pensiero va di nuovo alle attività commerciali, ai ristoranti e al Natale delle Meraviglie, per il quale già fervono grandi preparativi. In Italia vige grande incertezza su tutte le iniziative natalizie, tanto che si è già aperto il dibattito politico sulle probabili misure che Consiglio dei Ministri prenderà già da questa settimana, ma delle quali ancora non si sa nulla di preciso, ma che San Marino non potrà non tenere nella dovuta considerazione.

a/f