San Marino. In Consiglio Grande e Generale si discute l’Istanza d’Arengo presentata dal Comitato Correntisti Sammarinesi. Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta. … di Thomas Biagi

All’ordine del giorno della prossima sessione del Consiglio Grande e Generale è prevista, al comma XVIII, la discussione su diverse Istanze d’Arengo presentate lo scorso 02.10.2022 tra le quali compare la n. 2) con la quale si richiede che sia modificata la “Legge 24 giugno 2022 n.94 in modo da individuare misure di supporto agli ex correntisti di Banca CIS”.

Si tratta dell’ulteriore tentativo da parte degli ex correntisti di Banca CIS – che fin dall’inizio di questa assurda vicenda si sono prodigati con tutti gli strumenti istituzionali a loro disposizione nel chiedere il rispetto degli impegni assunti dallo Stato – di ottenere ascolto, supporto, ed aiuto.

Fino ad oggi da parte del Governo e da parte del Segretario alle Finanze è mancato non solo qualsivoglia intervento di supporto a persone che si sono viste, per colpe e responsabilità non certo loro, congelare i risparmi di una vita per 10, 15 o 20 anni ma anche qualsiasi disponibilità all’ascolto ed al confronto, a più riprese ricercato da parte nostra.

A fronte di tale atteggiamento non ce ne siamo stati – e non ce ne staremo, statene certi – con le mani in mano. Confidiamo che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – cui siamo stati costretti, nostro malgrado, a rivolgerci sul finire dello scorso anno – ponga in essere rapidamente i necessari accertamenti e possa rendere giustizia a chi è stato gravemente danneggiato dopo essere stato a più riprese rassicurato sul fatto che a precise scadenze i propri denari gli sarebbero stati restituiti.

L’istanza d’Arengo che è stata presentata nell’ottobre scorso agli Ecc.mi Capitani Reggenti – ed è stata sottoscritta da ben 266 cittadini sammarinesi – è uno strumento che consente al Consiglio Grande e Generale di valutare azioni a tutela non solo dei correntisti direttamente danneggiati ma anche della credibilità e della stabilità del sistema bancario sammarinese che la nostra vicenda ha gravemente pregiudicato. Chi mai tornerà ad investire, anche dall’estero, a San Marino, sapendo che a fronte di una crisi bancaria i propri soldi potrebbero essergli, nonostante le promesse, sottratti per decenni? Oggi è capitato a noi, domani potrebbe capitare a chiunque altro. Ed è un precedente pericoloso per tutti.

E’ con questo spirito che ci sentiamo di rivolgere un accorato appello alle forze politiche presenti in Consiglio – di maggioranza ed opposizione – affinchè la nostra vicenda non passi nuovamente “in cavalleria” ed affinchè possa essere finalmente affrontata con la serietà che la nostra situazione richiede, senza quelle facili semplificazioni e mistificazioni della realtà cui abbiamo troppo spesso assistito nel corso degli ultimi mesi.

Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta.

 

Thomas Biagi