L’intreccio con le vicende italiane diventa complesso quando emergono somme provento di reato su conti correnti accesi presso Banca Commerciale e collegati ad altri mandati intestati a Tommaso Di Lernia, Marco Iannilli ed altri, nomi noti alle cronache giudiziarie italiane perché collegati all’inchiesta Enav-Finmeccanica, che causò una serie di arresti per reati che andavano dalla bancarotta fraudolenta al riciclaggio. Da un ulteriore mandato i fondi venivano trasferiti in parte sempre per il “Mondo” di Kankun, e in parte usati per consentire a Raffaello Rizzo (già esponente Enav) e a Di Lernia di aderire allo “scudo fiscale tre”.
Fonte Rtv