Direttore,
Ieri mattina ho letto un interessante articolo di Alberto Forcellini pubblicato sul suo sito.
Se mi consente vorrei oltre che complimentarmi pubblicamente con Forcellini per la puntuale e condivisibile analisi sulla motivazione che ha portato i gruppi parlamentari di opposizione alla presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato per gli affari Esteri Luca Beccari ed esprimere alcune considerazioni personali, partendo proprio da un quesito che lo stesso Forcellini si pone, infatti si chiede come mai se il problema è stato risolto in meno di 24 ore, che senso ha dunque la mozione di sfiducia presentata giovedì 24, nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale? Tempi di reazione troppo lenti, o c’è altro?
Non è la prima volta che in questa legislatura le forze di opposizione utilizzano lo strumento della sfiducia previsto dal nostro ordinamento verso un Segretario di Stato, tutti quanti si ricorderanno la mozione verso il responsabile alla giustizia discussa in aula consigliare i primi giorni di ottobre, mozione nei confronti del Segretario Ugolini, anche in quel caso tardiva, presentata proprio dopo la nomina del nuovo dirigente del Tribunale ed in una fase certamente più tranquilla rispetto a quella di qualche mese prima dove l’operato del guardasigilli certamente poteva essere analizzato diversamente, eppure anche in quel caso come nel caso di Beccari le forze di opposizione non furono cosi tempestive nel prendere la decisione . Dialogo difficile tra loro? – tempi più lunghi per la elaborazione delle strategie politiche per le evidenti differenze nelle forze di opposizione oppure come si chiede Forcellini c’è dell’altro?
Secondo me c’è dell’altro.
I numeri che ha a disposizione la minoranza per essere efficace con lo strumento di sfiducia sono numeri esegui e difficilmente potrebbero portare ad un esito positivo, pertanto si cercherà di utilizzare il dibattito per tentare di aprire una crepa ed alimentare eventuali tensioni in maggioranza.
Il tentativo di fare innervosire la Democrazia Cristina, dovendo difendere l’operato di un proprio Segretario di Stato, per colpe e responsabilità che non ha certamente lui – e anzi – ha il merito di avere ripristinato una difficile situazione nei rapporti bilaterali con l’Italia in tempi rapidissimi, situazione che era degenerata per dichiarazioni di altri, probabilmente è questo il vero obiettivo della opposizione – innescare fibrillazioni e tensioni nella maggioranza, ad un anno esatto dalla nascita del nuovo governo nella speranza che la Befana possa portare molto carbone ed iniziare a sognare di tornare al governo del Paese.
Direttore,
serviva in questo momento così particolare questo dibattito che comunque vada non potrà produrre effetti positivi per il Paese soprattutto nei confronti della Repubblica Italiana? – serviva ulteriore tensione? – serviva l’immagine di un Paese diviso o era meglio un messaggio di unità e di voglia di fare squadra? Evidentemente per i rappresentanti delle opposizioni era più edificante tornare in Consiglio Grande e Generale e utilizzare la diretta radio per obiettivi politici e non per il bene della nostra Repubblica.
La politica è anche questa – purtroppo la politica la fanno le persone e mi permetta di dire che il livello dei nostri politici è piuttosto basso.
Un lettore.