In risposta al comunicato dell’Architetto Boeri siamo a precisare che San Marino non è Milano, di conseguenza alzare gli indici di edificabilità (come previsto nel PRG Boeri) per costruire palazzi sempre più alti dove i sammarinesi dovrebbero vivere come api in alveari non è assolutamente quello che vogliano i cittadini. Molto meglio sarebbe incrementare aree residenziali a bassissimo indice di edificabilità e dare la possibilità alla cittadinanza di vivere nel verde e non in mega condomini. Inoltre il PRG dell’architetto Boeri toglie diritti acquisiti eliminando l’edificabilità a tantissime aree rendendo agricoli lotti già edificabili, questo distruggendo ricchezza di privati, famiglie e imprese. I lotti attualmente edificabili in zone geologicamente instabili si contano sulle dita di due mani ed esistono mille modi oggi, nel 2023, per rendere le costruzioni in queste poche aree sicure. La riqualificazione passa attraverso nuove tecnologie edili e non tramite politiche dittatoriali. Il PRG dell’Architetto Boeri non ha oltretutto previsto la concessione, a chi è stato privato di proprietà edificabili, di altre aree in permuta in zone più sicure. Siamo pronti a richiedere un referendum per fermare il PRG Boeri nel caso in cui la politica resti cieca e decida di rovinare famiglie e imprese con la scusa di alzare indici esistenti a terreni già edificabili per trasformare San Marino in una Montecarlo quando potrebbe essere un paese nel verde con residenze a misura d’uomo.
UN GRUPPO DI CITTADINI.