INDIVIDUATO E preso nel giro di 24 ore. E’ finito in carcere con l’accusa di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime e porto di oggetto atto ad offendere Loris Pandolfi, 36 anni, originario di Siracusa, ma residente a Misano. Sulla testa dell’uomo (difeso dall’avvocato Enrico Graziosi) pesa l’accusa di aver rapinato e sfregiato una 36enne riminese nella serata di martedì scorso a Marina centro mentre stava portando fuori il suo cane.
L’uomo comparirà oggi in tribunale per la convalida del fermo e fornirà la sua versione dei fatti.
Ma ieri il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha voluto sottolineare, oltre alla bravura dei suoi uomini, anche il grande aiuto fornito da cittadini e commercianti nella cattura del rapinatore. «Le indicazioni fornite dai testimoni e le telecamere, installate da alcuni esercenti di viale Regina Elena—ha spiegato il questore—, ci hanno permesso di arrivare ad identificare l’autore del brutale gesto nel giro di pochissime ore. Il Comune dovrebbe pensare di installare più telecamere nel centro, proprio in nome della sicurezza dei residenti».
Secondo la ricostruzione degli uomini della Mobile, la riminese sarebbe stata sorpresa dal rapinatore in via Monti. L’uomo avrebbe prima minacciato la donna per avere la sua borsa, poi l’ha colpita con un coltello di ceramica al volto ed infine è scappato. La vittima si è subito gettata all’inseguimento del malvivente chiedendo aiuto ai passanti. Qualcuno, compresa la situazione, a sua volta, l’ha rincorso. Uno addirittura è riuscito a recuperare la borsa della donna ed a restituirgliela.
«Vorrei poter stringere la mano a questa persona—ha detto il questore—e magari proporlo per un ringraziamento pubblico». Grazie alle descrizioni della vittima e dei testimoni, gli agenti sono subito arrivate sulle tracce di un certo Loris. Un ulteriore aiuto è giunto dalle telecamere di un negozio di Marina. Gli inquirenti sono, dunque, arrivati a Misano, in una casa famiglia. Lì, in una stanza, hanno trovato il 36enne: nel suo armadietto sono stati rinvenuti il giubbotto immortalato dalle telecamere, il coltello e i pantaloni con tracce di sangue. Per lui, che continua a negare ogni addebito, sono scattate le manette.
