”È veramente difficile addormentarsi senza continuare a pensare alla tragedia di sta sera.
Purtroppo, da operatore di polizia è una grossa sconfitta. Passi da stronzo e rompipalle quando fermi qualcuno e cerchi di fargli capire quello che stanno facendo, a volte multandoli.
Leggere e sapere dai colleghi che si è spenta la vita di una ragazzina di sedici anni, ti devasta e pensi a quante esperienze avrebbe dovuto fare, e pensi ai genitori a cosa stanno passando e probabilmente non puoi nemmeno immaginare al dolore che stanno vivendo.
Ripensi alla tua gioventù e alle cavolate commesse, e ti rendi conto che ti è sempre andato tutto dritto, e proprio con le tue esperienze cerchi ogni volta di far loro capire che di vita ce n’è una sola e non va sciupata, e che non ha senso sfidare la sorte perché fin’ora è andato tutto liscio.
Pensate anche a chi rimane e alla sofferenza che si porteranno sempre con se, sentendosi colpevoli; ragazzi vivete la vita, perché è il regalo più bello che avete!
Ad un giovane sembreranno frasi fatte, trite e ritrite, ma con l’andare degli anni capirete che noi, i vostri genitori, e le persone più grandi avevano ragione.
Stasera invece rimane a tutti l’amarezza e l’infelicità di una giovane ragazza che non c’è più e ha messo la parola STOP a 16 anni, e questo non è per nulla giusto.
Un agente”