[c.s.] L’Ufficio Statistica comunica la sintesi dell’indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi per l’anno 2015, i cui risultati rispecchiano la situazione economica che sta attraversando la Repubblica di San Marino.
– Composizione della famiglia Il campione definitivo per l’elaborazione dell’anno 2015, opportunamente selezionato eliminando i questionari contenenti risposte palesemente incoerenti o mancanti, fa emergere una “famiglia tipo” costituita da coniugi e figli (46,3%), con il capo famiglia lavoratore dipendente (60,4%) e con un buon livello di istruzione (il 25,2% possiede una laurea o un diploma universitario, il 49,2% possiede un diploma di scuola media superiore). Il settore di attività prevalente è quello dei servizi sia per il capo famiglia (52,8%) che per il coniuge (65,9%), seguito dal settore dell’industria manifatturiera (che vede occupati il 26,5% dei capifamiglia e il 16,3% dei coniugi). I capifamiglia disoccupati sono il 4,0% (proporzione in aumento rispetto al 2014, dove i capifamiglia disoccupati erano il 3,5%), mentre i coniugi nella medesima condizione sono il 7,5% del campione (nel 2014 erano l’8,4%). La suddivisione del campione per Castello di residenza rispecchia in modo proporzionale la ripartizione dell’intera popolazione dei capifamiglia.
– Consumi La spesa media mensile della famiglia sammarinese nel 2015 è stata di €2.561,26, registrando un aumento del +4,7% rispetto all’anno precedente.
In termini di spesa, hanno subito importanti aumenti la maggior parte delle categorie, i più importanti sono:
• “Abbigliamento e calzature” (+26,1%),
• “Servizi sanitari e spese per la salute” (+16,7%),
• “Attività sportive” (+14,0%),
• “Pasti e consumazioni fuori casa” (+13,4%),
• “Istruzione” (+10,7%),
Altri aumenti, seppure più contenuti, si sono registrati nelle categorie “Vacanze” (+9,9%), “Ricreazione e spettacoli” (+8,7%), “Utenze telefoniche” (+8,3%), “Utenze domestiche” e
“Arredamento e apparecchi per la casa” (+6,5%), “Generi alimentari e bevande” (+3,9%) e “Abitazione” (+0,2%).
Le categorie di spesa che hanno fatto registrare una diminuzione dei consumi delle famiglie rispetto al 2014 comprendono “Beni e servizi” (-15,2%) e “Trasporti” (-5,3%).
La suddivisione della spesa media mensile è avvenuta nel seguente modo:
• il 20,5% per “generi alimentari e bevande” (526,09 Euro),
• il 16,8% per “abitazione” (429,69 Euro),
• il 10,5% per “pasti e consumazioni fuori casa” (269,48 Euro),
• il 9,5% per i “trasporti” (243,11 Euro).
Nel 2015 si è registrato un lieve aumento dei consumi in territorio che si attestano al 74,3%, rispetto al dato del 2014 che era pari al 73,8%. Le categorie di spesa con la percentuale maggiore in territorio sono quelle per:
• l’abitazione (96,1%),
• i trasporti (88,9%),
• i generi alimentari e le bevande (88,1%).
Le categorie dove la spesa avviene prettamente fuori territorio sono:
• “ricreazione e spettacoli”,
• “pasti e consumazioni fuori casa”,
• “abbigliamento e calzature”,
• “beni e servizi”.
Se tra il 2011 e il 2014 i consumi erano diminuiti del -1,6% e i consumi in territorio erano passati dal 75% al 73,8%, il 2015 può considerarsi il primo anno in controtendenza dell’ultimo quinquennio, con un aumento dei consumi del 4,7% e una ritrovata fiducia nella spesa in territorio, tornata al 74,3% del totale.
– Reddito/Situazione Economica Il reddito medio annuale della famiglia sammarinese è di 41.715,69 Euro (+4,2% rispetto al 2014 e +5,9% rispetto al 2013) anche se un’ampia percentuale pari al 30,0% delle famiglie ha dichiarato che il proprio reddito si attesta tra i 16.000 Euro i e 30.000 Euro. Molto interessante risulta anche la valutazione della Mediana, cioè quel valore che suddivide il totale delle famiglie, ordinate in base al reddito, in due parti eguali; la prima metà con redditi inferiori alla mediana e la seconda metà con redditi superiori alla mediana. Il valore mediano per il 2015 è di 35.000 Euro: quindi si può dire che almeno il 50% dei nuclei familiari ha avuto un reddito, nel 2015, pari ad almeno 35.000 Euro (nel 2008 il valore della mediana era risultato di 38.000 Euro). Un altro importante indicatore sul reddito è l’indice di “Gini”, che misura la disuguaglianza della distribuzione dei redditi, assumendo valori compresi tra 0 (quando tutte le famiglie ricevono lo stesso reddito = uguaglianza) e 1 (quando il reddito totale è percepito da una sola famiglia = disuguaglianza). Il valore dell’indice di “Gini” per le famiglie
sammarinesi nel 2014 è di 0,294, molto simile a quello degli ultimi due anni; essendo più vicino a 0 che a 1 significa che i redditi in Repubblica sono distribuiti abbastanza equamente tra le famiglie.
Dall’analisi sui risparmi è emerso che, rispetto al 2014, il numero di famiglie dedite al risparmio è aumentato (54,8% del totale) ma è lievemente diminuita la percentuale di reddito medio risparmiato (pari al 21,0%).
Le forme di investimento preferite dalle famiglie sammarinesi sono:
• i depositi bancari (60,0%),
• le assicurazioni (28,1%).
• i pronti contro termine (19,3%),
Aumentano nel 2015 alcune forme di risparmio come i titoli di stato (+0,2 punti percentuali rispetto al 2014) e gli immobili (+0,2 punti), mentre diminuiscono i fondi comuni di investimento (-3,2 punti), i pronti contro termine (-1,4 punti) e le azioni (-1,2 punti percentuali).
Per quanto riguarda l’indebitamento, il 16,0% delle famiglie, valore aumentato rispetto al 2014, ha dichiarato di aver contratto debiti nel 2015 per i seguenti motivi:
• l’acquisto o la ristrutturazione di immobili (49,4%);
• l’acquisto di auto, moto (27,7%);
• il sostentamento (25,3%);
In aumento risulta la percentuale di debito medio rispetto al reddito (44,9%). Le tipologie di indebitamento più comune sono il “Prestito personale” (il 42,2% delle famiglie indebitate ne ha fatto ricorso), il “Mutuo ipotecario” (39,8%), seguono i “Fidi in conto corrente” (32,5%). Il 27,7% delle famiglie che hanno contratto debiti hanno dichiarato che non sono riuscite a far fronte all’indebitamento con il proprio reddito, mentre il 1,5% delle famiglie ha dichiarato che con il proprio reddito mensile non riesce a coprire le spese dello stesso periodo temporale (nel 2014 era il 2,6%).
Dai dati ottenuti si evince che l’atteggiamento di sfiducia che ha caratterizzato gli ultimi anni sta lentamente migliorando. Tutto ciò si può notare dai seguenti risultati:
• i consumi sono aumentati;
• le famiglie che risparmiano sono, seppur in modo lieve, aumentate, anche se è rimasta sostanzialmente invariata la percentuale di reddito risparmiato, e continuano a scegliere forme di investimento meno rischiose, evitando il mercato azionario e andandosi a collocare maggiormente nei depositi bancari, assicurazioni e pronti contro termine;
• La maggior parte delle famiglie sammarinesi (54,3%) dichiara di ritrovarsi in una situazione economica “stazionaria” rispetto al 2014, aumentano le famiglie che dichiarano una situazione “un po’ migliorata” (7,2%) e “molto migliorata” (1,4%). Rimane stazionaria la percentuale di coloro che dichiarano una situazione “un po’ peggiorata” (27,66%) e diminuiscono coloro che dichiarano una situazione “molto peggiorata” (9,4%).
Tra i capifamiglia che lavorano, il 71,4% si dichiara soddisfatto della propria attività lavorativa.
– Abitudini e Stili di Vita Le attività sportive più apprezzate all’interno della famiglia sammarinese sono: corsi in palestra (37,1%), nuoto e sport acquatici (22,3%), ciclismo e sci (15,6%), calcio/calcetto (13,9%) e podismo (9,8%).
Il 69,0% delle famiglie ha effettuato almeno un acquisto su Internet nel 2015, una percentuale in forte aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2014 era il 67,6%, nel 2013 era il 61,9%). Gli oggetti più acquistati all’interno delle famiglie che hanno dichiarato di effettuare acquisti sul web, sono apparecchi elettronici (47,9%), vacanze (46,8%), libri (42,1%), abbigliamento (41,8%) e ticket per eventi (36,8%).
La famiglia sammarinese che dichiara di andare in vacanza almeno una volta all’anno (il 79,2% dei nuclei) trascorre mediamente 11,1 giorni l’anno in vacanza, di cui il 59,0% in Italia e il 41,0% all’estero. Aumenta il numero di famiglie che prediligono mete italiane. Tra le mete estere, aumenta l’Europa, diminuiscono l’Africa, le Americhe, l’Asia e l’Oceania. Considerando che nel 2015 la spesa media per le vacanze è aumentata, sono aumentate le famiglie che vanno in vacanza e sono aumentati anche i giorni medi di vacanza, si conferma il lieve miglioramento della situazione economica delle famiglie come descritto nei paragrafi precedenti.
– Residenza della famiglia La maggior parte delle famiglie possiede una casa di proprietà (81,5% di cui il 50,9% ha la piena proprietà). Il 47,3% delle famiglie possiede una casa di dimensioni tra
gli 81 e 120 mq e il 25,0% delle famiglie occupa la propria abitazione da 6 a 10 anni, mentre il 22,7% la occupa da 1 a 5 anni.
Del 17,9% di famiglie che nel 2015 ha preso decisioni in merito alla propria abitazione, il 60,2% ha ristrutturato l’abitazione e il 39,8% l’ha effettivamente cambiata.
Per quanto riguarda la presenza, nelle case, di apparecchiature tecnologiche si assiste ad una evoluzione che procede di pari passo con l’introduzione di nuovi prodotti hi-tech sul mercato. Sono perciò in forte aumento da qualche anno:
• smartphone (nel 83,9% delle famiglie ne è presente almeno uno),
• connessione ADSL/Internet (75,0%),
• condizionatore d’aria (60,2%),
• tablet (54,2%),
• il personal computer ha raggiunto la propria presenza nell’86,9% delle famiglie, nel 2004 solo il 68,3% delle famiglie ne possedeva uno.