È iniziata la settimana scorsa a San Marino la raccolta di questionari di farmacovigilanza per le persone che si sono vaccinate con lo Sputnik V al fine di monitorarne eventuali effetti indesiderati. Lo studio, condotto dall’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino e dall’Università di Bologna, ha finora coinvolto un migliaio di persone e punta a coinvolgerne altre.
Si tratta di un’attività di sorveglianza ‘attiva’ in cui si raccolgono informazioni attraverso questionari e follow-up a distanza di una settimana, un mese, tre mesi, sei mesi, fino a un anno dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid. A coordinare i 20 professionisti dell’Iss il dottor Rossano Ricciardi per il quale “uno studio di questo tipo è doveroso nel contesto di questa pandemia e contribuirà a raccogliere dati sulla sicurezza dei vaccini, che nel nostro caso riguarda in modo preponderante il vaccino russo Sputnik V”.
“Il monitoraggio permetterà di valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla vaccinazione e costituisce una garanzia per la popolazione in termini di sicurezza”, afferma Maria Pia Fantini che insieme al dottor Davide Gori coordina gli esperti dell’Università di Bologna.
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