Emanate alcune deroghe alla legge sugli ammortizzatori sociali: disoccupazione fino a 30 mesi per chi rimane senza lavoro e accetta di uscire dal mercato in vista del vitalizio.
Cosi? “Un vero e proprio patto con i lavoratori coinvolti” il segretario di Stato al Lavoro Iro Belluzzi definisce il decreto-legge 11 luglio 2016 n.83 “Interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali e sostenibilita? all’occupazione, e di trattamento previdenziale anticipato” emanato giusto ieri mattina.
La norma in estrema sintesi va a prevedere uno scivolo verso la pensione per coloro che perdono il lavoro ad un passo, fino a 3 anni, dal raggiungimento dell’eta? per ottenere il vitalizio, pur senza gravare sui fondi pensione.
“Negli ultimi anni – scrive il segretario nella relazione al decreto – si e? reso necessario intervenire per apportare immediati correttivi alle norme vigenti in materia di lavoro al fine di tutelare nuove ed ulteriori situazioni di difficolta? di ricolloca- zione nel mondo del lavoro, nate dal perdurare della crisi economica e occupazionale”.
Belluzzi spiega poi che “lo stato complessivo dell’occupazione sammarinese, cosi? come i registrati primi segnali di ripresa, ci spingono a garantire per ulteriori 12 mesi gli strumenti di tutela esistenti (pur con alcune sensibili modifiche intese a contenere gli impatti per la finanza pubblica) al fine di sostenere e agevolare l’uscita dal mercato del lavoro dei prestatori con eta? superiore a 56 anni – difficilmente ricollocabili allo stato – e per garantire che gli interventi di mobilita? tendano a non riguardare i giovani occupati”.
In pratica l’idea, in caso di una azienda in crisi, e? quella di incentivare i lavoratori piu? anziani ad abbandonare volontariamente il mondo del lavoro in modo da far si? che restino quelli piu? giovani.
“Va da se? – continua Belluzzi – che l’intervento si pone in via straordinaria a corredo delle politiche occupazionali esistenti, al fine di superare i pesanti colpi inferti dalla crisi finanziaria e economica del 2008 e del 2011”.
“Entrando nel merito – riporta la relazione – si e? quindi previsto un meccanismo di “accompagnamento” per quei lavoratori che si trovino involontariamente disoccupati e che matureranno i requisiti per l’accesso al trattamento previdenziale entro il termine del periodo massimo di legge di fruizione degli ammortizzatori sociali o al piu? nel semestre successivo. Si tratta di un vero e proprio patto con i lavoratori coinvolti per cui l’interessato che maturi il diritto al trattamento previdenziale durante o alla scadenza del termine massimo per il diritto agli ammortizzatori sociali, o al piu? nel semestre successivo a tale ultima data, accetta di non essere richiamato al lavoro, ma al contempo e? certo di essere accompagnato verso la pensione, senza che vengano a crearsi periodi di vuoto reddituale (se non per il massimo di un semestre dal diritto al percepimento dell’ultimo rateo di ammortizzatore sociale straordinario)”.
La norma prevede che avra? diritto all’indennita? di disoccupazione prolungata chi e? soggetto ad accor- do di mobilita? sottoscritto a partire dall’1 luglio 2016 ed entro il 30 giugno 2017. In particolare il servizio e? riservato: a chi ha maturato il diritto alla pensione di anzianita? ordinaria o di vecchiaia ordinaria al termine del periodo di erogazione della superiore indennita? di disoccupazione straordinaria o al piu? nel semestre successivo; a chi ha compiuto, in riferimento alla pensione di anzianita? ordinaria, almeno 57 anni al tempo della sottoscrizione dell’accordo di mobilita?; a chi ha compiuto, in riferimento alla pensione di vecchiaia ordinaria, almeno 62 anni e 6 mesi al tempo della sottoscrizione dell’accordo di mobilita?.
Dunque l’indennita? di disoccupazione interverra? per un massimo di 2 anni e mezzo, lasciando potenzialmente senza reddito i soggetti per sei mesi. Ma il decreto di Belluzzi prevede che per coloro che abbiano redditi individuali o familiari particolarmente ridotti si possa accedere al trattamento previdenziale con sei mesi di anticipo, senza quindi particolari impatti per la tenuta del sistema pensionistico.
“Venendo ai possibili costi – prosegue Belluzzi – e guardando a quanto occorso negli anni passati, l’impatto del trattamento di disoccupazione straordinaria e? stato pari a circa 315 mila euro per il biennio 2014-2015, ma gli effetti sull’intero sistema in termini sociali e di tenuta dell’occupazione giovanile non sono certo revocabili in dubbio. L’esperienza passata, insegna (!)”.
Infine il segretario rivela che sono allo studio “e di prossima presentazione nuove misure strutturali in materia di ammortizzatori sociali che dovrebbero garantire, allo stesso tempo, adeguatezza delle prestazioni e sostenibilita? dell’intero sistema. Vedasi in questo senso la relazione presentata dal tavolo tecnico di cui alla delibera del Congresso di Stato del 29 maggio 2015 n. 29, che mostra in numeri e cantieri di intervento dove e come si possano correggere le criticita? di fondo dell’attuale regolamentazione del lavoro, degli ammortizzatori sociali e per il riconoscimento delle provvidenze sociali”.
A Tribuna il segretario indica anche gli altri interventi normativi in cantiere. Su tutte la riforma del mercato del lavoro. “Proprio in questi giorni abbiamo apportato piccoli correttivi alla bozza e adesso avvieremo incontro con le parti so- ciali”. Un po’ di rammarico Belluzzi lo rivela: “Nonostante il progetto sia stato inoltrato a marzo a minoran- za, maggioranza e forze sociali in segretaria non e? arrivata nessuna richiesta di chiarimento o proposta. Giusto con le parti sociali c’e? stato qualche incontro informale”. Ci sono poi interventi al sistema del welfare, attualmente al vaglio di Finanze e Sanita?, e la riforma delle procedure ispettive che, dopo essere stata vagliata in prima lettura dal Consiglio nei mesi scorsi ora e? in attesa di essere vagliata dalla Com- missione consigliare competente. “Una volta approvata – sottolinea Belluzzi – consentira? controlli con maggior possibilita? di combattere le irregolarita? del mercato del lavoro”.
Davide Giardi, La Tribuna