INDIRIZZO DI SALUTO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI VALERIA CIAVATTA E LUCA BECCARI
IN OCCASIONE DELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
Signori Consiglieri, Signori Segretari di Stato,
con piacere rivolgiamo a tutti Voi il nostro saluto più cordiale, in questa prima seduta consiliare da noi presieduta, unitamente all’auspicio di un lavoro proficuo.
La capacità delle forze politiche e delle istituzioni di rappresentare le aspettative dei cittadini ed il bene della comunità è prima di tutto dimostrata dalla produttività dei lavori consiliari, premessa indispensabile per una gestione efficiente della cosa pubblica, e dalla corretta dialettica parlamentare e politica, quale interprete delle diverse esigenze ed opinioni che emergono dalla società.
Questa è, in sintesi, l’essenza della democrazia che trova la sua ragione d’essere proprio nell’attività e nei doveri delle istituzioni pubbliche a cominciare dal Consiglio Grande e Generale.
Il senso di responsabilità ed il senso dello Stato sono primo presupposto per la deontologia di chi ricopre incarichi istituzionali, per quell’etica a cui abbiamo fatto richiamo anche nel nostro discorso d’insediamento. L’etica, la legalità e la trasparenza dei comportamenti di tutti coloro che operano in nome e per conto dello Stato devono essere effettivamente agiti e come tali percepiti dalla cittadinanza.
La leadership del Paese ha il dovere di esercitare la propria autorità affinché le regole, le riforme e gli importanti accordi sottoscritti esplichino i loro effetti a favore della trasparenza e della legalità in un percorso ed un cambio di passo già scelti ed in cui elusioni e ripensamenti non sono ammessi.
Il fatto che oggi, a differenza del passato, siano emerse infiltrazioni malavitose ed alcuni episodi di presunta corruzione nell’amministrazione pubblica e nella politica, è segno di una evoluzione positiva del sistema e di una più matura consapevolezza ed assunzione di responsabilità. Ciò testimonia come il nostro sistema stia diventando sempre più refrattario a fenomeni distorsivi grazie ad azioni concrete poste in essere proprio in quest’aula.
Non è infatti secondario lungo il percorso del cambiamento il ruolo del Consiglio Grande e Generale, ancorché non sempre valorizzato dentro e fuori quest’aula, che ha promosso prima e condotto poi, con forte impegno ed esposizione, una evoluzione storica verso la trasparenza e la correttezza nei rapporti internazionali e nelle relazioni interne.
Dobbiamo essere orgogliosi di far parte di questo organismo, ed esserne meritevoli dando il buon esempio sempre, senza indulgere in sterili protagonismi, senza alimentare clientele, senza perseguire interessi privati e, soprattutto, non rendendoci interpreti dell’idea che contro consiglieri e politici si possa legittimamente pensare e dire il peggio, arrivando a profondere offese e falsità. Se la critica deve sempre essere ammessa ed accettata, non c’è alcun onore nell’utilizzo di mezzi infamanti che oltre che colpire l’avversario contribuiscono a fomentare disistima e disaffezione dei cittadini verso le istituzioni.
Mentre si attendono ancora gli esiti giudiziari della vicenda trattata con coraggio dalla Commissione Consiliare d’Inchiesta nella precedente legislatura, la questione morale ereditata rimane aperta, ed un Consiglio Grande e Generale molto rinnovato si appresta a discutere i temi della giustizia e della lotta alla criminalità con il supporto delle relazioni già poste all’ordine del giorno dei lavori consiliari. E’ evidente che i ruoli della Magistratura, della Polizia Giudiziaria e delle Forze dell’Ordine sono determinanti. Da come questi ruoli sono esercitati, dall’efficacia ed imparzialità della loro attività risulta condizionata la vita della nostra Repubblica.Se questi presidi istituzionali funzionano, il Paese può difendersi e chi ha sbagliato non rimane impunito. Di fronte alla cittadinanza, alle nostre coscienze e ai doveri istituzionali richiamati, l’efficacia di tali presidi è fondamentale affinché chi sbaglia sia chiamato a rispondere del proprio operato, chi aiuta la giustizia sia sempre protetto e non da ultimo chi è innocente possa essere celermente scagionato dalle accuse. Tutto il sistema deve tendere costantemente alla sua integrità, facendo leva anche internamente sulle riforme adottate ed accordi internazionali firmati.
Attraverso le relazioni prodotte si avrà la possibilità di comprendere al meglio ciò che siamo stati e siamo, e soprattutto, quali sfide dobbiamo ancora affrontare con coraggio per impostare un futuro al riparo dagli errori del passato. La Reggenza auspica che il Consiglio voglia fare tesoro degli elementi messi a disposizione mentre confida che, anche attraverso l’attività di contrasto alla illegalità, possano realizzarsi le nostre migliori aspirazioni su ciò che davvero possiamo essere.
Accanto a questi temi, sono molteplici e di grande rilevanza anche altre questioni aperte che dovranno essere affrontate e portate a compimento nei prossimi mesi.
Come abbiamo avuto modo di evidenziare nel nostro recente discorso di insediamento, il nostro Paese è impegnato ad affrontare “la grande sfida della ripresa economica a fronte di un lungo periodo di stagnazione”. Proprio per questo il Consiglio è chiamato ad adottare con determinazione e senso del futuro misure e provvedimenti per lo sviluppo del nostro Paese.
Ci sentiamo particolarmente vicini a coloro che stanno vivendo situazioni di evidente difficoltà economica e di disagio sociale. E’ pertanto quanto mai necessario che il Governo ed i Gruppi Consiliari prestino la massima attenzione alle istanze provenienti dalle fasce più deboli della nostra popolazione, con l’obiettivo di ricercare ed assicurare efficaci strumenti di sostegno ai cittadini ed alle famiglie più bisognosi ed in difficoltà.
Al contempo, prioritario è proseguire il percorso già avviato di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica che possa garantire, da un lato, le migliori condizioni di solidità del bilancio dello Stato e, dall’altro, assicurare il rilancio del nostro sistema economico, la definizione di un nuovo modello di sviluppo e crescita, la ripresa dell’occupazione ed una più attenta destinazione e distribuzione delle risorse disponibili.
Desideriamo inoltre esprimere la nostra viva soddisfazione per i recenti progressi nel rapporto bilaterale con la vicina Repubblica Italiana che hanno confermato il clima di collaborazione tra i due Paesi. Ci riferiamo in particolare alla ratifica, da parte del Senato italiano, dell’Accordo sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità del 2012 ed all’approvazione, da parte della Commissione Esteri del Senato, dell’Accordo in materia di collaborazione finanziaria del 2009.
Senza dubbio ciò rappresenta un’ulteriore conferma dell’interesse e della volontà italiana di procedere celermente nel perfezionamento degli Accordi tra i due Paesi, creando così una base comune affinché si possa lavorare, insieme e nel migliore dei modi, sulle comuni prospettive di sviluppo.
L’imminente visita ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, oltre a rappresentare un evento di Alto valore istituzionale, attesterà ulteriormente il forte legame e la profonda amicizia tra i nostri Popoli che da sempre condividono radici ed identità storiche e culturali comuni.
Signori Consiglieri, Signori Segretari di Stato,
in questo semestre, ci attende un’attività particolarmente impegnativa e significativa. Il desiderio dei Consiglieri di fare del proprio meglio deve sapersi tradurre in atti tangibili e risultati concreti.
A tale proposito, abbiamo particolarmente apprezzato, in sede di Ufficio di Presidenza, la disponibilità dei Gruppi Consiliari ad adottare misure sperimentali per un più efficace svolgimento delle sedute consiliari- in attesa dell’auspicata adozione del nuovo regolamento – allo scopo di agevolare i lavori e di incidere positivamente sull’intera attività Consiliare.
Siamo consapevoli dei limiti “fisiologici” posti alla possibilità della Reggenza di incidere su tale attività, ma in ogni caso, faremo tutto ciò che è in nostro potere, anche attraverso una costante opera di sensibilizzazione per giungere al risultato di una più efficace organizzazione dei lavori Consiliari. Molto spetta alle forze politiche qui rappresentate e al Governo. Per quanto ci compete cercheremo di condurre i lavori di questa Assemblea garantendo la corretta applicazione delle norme vigenti. Ma ai fini di una proficua collaborazione nell’interesse comune, abbiamo sollecitato e sollecitiamo i Gruppi Consiliari e i membri di Governo a verificare la possibilità di confronto preventivo sui provvedimenti sottoposti all’esame del Consiglio e specialmente sui decreti da ratificare, come richiesto dai Capigruppo in Ufficio di Presidenza.
Prima di concludere questo messaggio di saluto, desideriamo ringraziare i nostri predecessori, Gian Carlo Capicchioni ed Anna Maria Muccioli, che hanno gestito un semestre molto gravoso con grande disponibilità e dignità del ruolo.
A Voi tutti, Signori Consiglieri e Signori Segretari di Stato, rinnoviamo l’augurio più sentito di buon lavoro.
San Marino, 10 aprile 2014/1713 d.F.R.
REPUBBLICA DI SAN MARINO