San Marino. Indiscrezioni politiche sul patto della tagliatella. Il pranzetto di ieri tra Carattoni, Zanotti, Selva, Margiotta e Santi

tagliatellaI primi effetti del referendum si fanno sentire. 

E il campo progressista è quello più attivo e lungimirante. 

Ieri l’accogliente trattoria l’Unione di Acquaviva è stata teatro di un incontro politico di altissimo livello tra esponenti di tre diverse forze  politiche. Si sono ritrovati a tavola i leader della corrente democratica del PSD Tonino Carattoni,  Guerrino Zanotti e Vladimiro Selva, Tony Margiotta neo compagno di SU e Franco Santi di Civico 10.

Su quello che è emerso in questo summit vige massimo riserbo.

Ma proviamo a fare delle ipotesi.

È possibile che Tonino Carattoni,  da consumato politico,  abbia ipotizzato la creazione di una associazione culturale per poi favorire la costruzione di un nuovo polo progressista da contrapporre alla DC sempre più sfiancata e logorata. Guerrino Zanotti e Vladimiro Selva, le due nuove stelle in casa PSD,  avranno sostenuto il loro mentore rilanciando che l’aggregazione col Partito Socialista è la solita trappola per la vera sinistra che dovrà comunque fare, prima o poi, una alternativa al blocco conservatore?

Tony Margiotta, dopo essere sparito dalla circolazione per il periodo referendario, ma da buon manager ben presente alle conferenze stampa con i membri di governo per presentare le proprie attività associative sarà rimasto in silenzio?

E il buon Franco Santi? Avrà parlato del suo disagio,  con gli ex compagni del PSD, che vive dentro Civico 10 per l’indiscussa leadership di Zafferani?

Avrà messo a disposizione la posizione di Civico 10 sui due referendum vinti trattando un eventuale sostegno all’ordine del giorno della maggioranza?

Un indizio in questo senso potrebbe essere il reiterato elogio di Vladimiro Selva nel suo intervento a Civico 10. Ma se così fosse cosa racconterebbe Santi al suo movimento?

Ai cittadini?

A Rete con cui i rapporti si sono fatti più intensi in queste settimane?

Abbiamo lottato contro Fondiss e la libera professione ed, in fondo, abbiamo scherzato e ci rimangiamo tutto per fare un nuovo polo progressista?

Lo scopriremo al prossimo pranzo.

Lo spione