La malattia infettiva respiratoria ha raggiunto il picco anche a San Marino, costringendo centinaia di persone a letto con la febbre.
L’annunciata aggressivita? del virus ha convinto molti sammarinesi a vaccinarsi: sono stati 1.970 contro i 1.736 del 2015.
Il grande freddo proveniente dall’Est Europa, accompagnato da raffiche di vento fortissime, e? dunque arrivato e si e? fatto largo a spallate nel cuore dell’Italia e fin sul Titano. (…)
Se da una parte il freddo rappresenta una solida barriera contro i batteri e rallenta la riproduzione dei microrganismi, dall’altra, pero?, costringe a stare in luoghi chiusi, a contatto con altre persone, facilitando cosi? i contagi. E a tal proposito, il picco dell’influenza, arrivato prima del previsto, ha costretto tanti sammarinesi a letto durante le festivita? di Natale.
Sono infatti raddoppiati gli accessi al pronto soccorso: si tratta soprattutto di persone anziane ma ci sono stati anche diversi giovani. Una decina i ricoveri dovuti alle complicazioni insorte proprio a causa dell’influenza. L’assistenza – rassicura l’Iss – e? garantita a tutti. In caso di necessita? e? gia? stata prevista la possibilita? di attivare posti aggiuntivi in ben tre reparti. Sta di fatto quindi
che l’annunciata aggressivita? dell’influenza di questo inverno ha persuaso molti piu? sammarinesi a ricorrere al vaccino: sono stati 1.970 contro i 1.736 del 2015, riporta San Marino Rtv.
In Italia l’influenza ha messo a letto 614mila persone la scorsa settimana e questo porta a quasi due milioni (1.947.000 per la precisione) gli ammalati dall’inizio dell’epidemia. I dati aggiornati del Rapporto Influnet dell’Istituto superiore di sanita? (relativi alla settimana dal 26 dicembre al 1 gennaio) confermano che e? in forte aumento l’attivita? virale e che la curva epidemica delle sindromi influenzali anticipa l’ascesa rispetto alle precedenti stagioni. “Quest’anno l’influenza e? in anticipo di tre settimane sulle precedenti stagioni – spiega Cateriza Rizzo, medico epidemiologo dell’Iss- .
L’altro aspetto importan- te da mettere in evidenza e? che il virus quest’anno colpisce in maniera severa soprattutto la popolazione anziana.
Bisogna fare molta attenzione agli anziani, evitare di contagiarli, perche? sono particolarmente a rischio”.
Tra gli over 64 l’incidenza del virus e? raddoppiata rispetto alla settimana precedente. Complessivamente il valore dell’incidenza totale e? pari a 10,12 casi per mille assistiti. La fascia di eta? maggiormente colpita e? quella dei bambini: nella fascia di eta? 0-4 anni l’incidenza e? pari a 27,60 casi per mille assistiti, tra 5-14 anni l’incidenza e? 14,19, tra 15-64 e? 9,28, per gli individui di eta? pari o superore a 65 anni l’incidenza e? 6,34 casi per mille assistiti.
Influenza: vaccino
Il vaccino viene raccomandato soprattutto ai soggetti a rischio: vi rientrano gli anziani sopra i 65 anni, i bambini, le donne al secondo e al terzo trimestre di gravidanza, chi soffre di patologie a carattere cronico, quali malattie cardiovascolari e diabete.
Influenza: come prevenirla
Per prevenirla basta seguire qualche semplice accorgimento: vestirsi a strati con piu? indumenti in modo da contrastare il freddo. E? bene anche umidificare gli ambienti in cui si vive. Si raccomanda anche di evitare luoghi sovraffollati e gli sbalzi di temperatura che pure possono favorire la circolazione del virus influenzale.
Influenza: rimedi
Il riposo e? fondamentale dato che gli effetti del virus, a meno che non vi siano delle complicazioni, si esauriscono da se?. E? bene seguire una alimentazione leggera soprattutto a base di frutta e verdura per reintegrare i liquidi persi dall’organismo a causa della febbre, che favorisce una intensa sudorazione. Farmaci sintomatici sono utili contro febbre e dolori, mentre gli antibiotici, a meno che non vi sia una infezione batterica che si sovrappone a quella virale, risultano del tutto inutili.
Infine, secondo Antonino Bella, responsabile Influnet, “maggiormente colpite sono Piemonte, Val d’Aosta, Provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata. Ma nell’ultima settimana del 2016 gia? in tutte le Regioni italiane e? iniziato il periodo epidemico, che negli anni passati veniva raggiunto tra fine gennaio e inizio febbraio”. La Tribuna