Riceviamo e pubblichiamo con diritto di replica degli interessati.
‘‘L’edificio in via Tre settembre n° 89 a Dogana, un edificio di oltre 17 anni, dove le persone ci vivono e ci ballano. Sembrerebbe il titolo di un film di Fellini, o di un articolo che pubblicizza l’attivita’ di un locale aperto giorno e notte.
In realta’ si tratta di un edificio che dal 2002 al 2009 e’ stato usato correttamente nei limiti dei carichi di esercizio acconsentiti, ma che nel 2009 e’ stato usato sopratutto al piano attico presubilmente per delle feste sovraffollate.
I proprietari, signori Barducci pare che non si siano resi conto che l’edifico era stato realizzato per un uso residenziale e non per farvi delle feste sovraffollate. Ne risulta che dal 2009 l’edificio risulta avere alcuni lievi danni ai tamponamenti del piano attico e delle cavillature nei pavimenti in alcune parti dell’immobile, che hanno fatto scaturire una causa presso il tribunale Unico di San Marino ( causa n° 152/2009), che ad oggi a leggerne la sentenza sembra proprio una truffa a danno del progettista delle strutture, al direttore dei lavori, e all’impresa CMS. Infatti la sentenza ingiusta anche a seguito di una perizia inesatta del CTU Ing. Marino Casagrande ha stabilito un indennizzo di oltre 600.000,00 €, che pare essere proprio una truffa, per un edificio che ancora le persone ci vivono e ogni tanto ci ballano.
Poiche’ la sentenza pare essere l’effetto del dolo della parte attrice sulle parti convenute, e poiche’ esiste la prova contraria alle asserzioni dell’ing. Marino Casagrande, che non ha rispettato completamente il principio del contraddittorio in corso di consulenza tecnica, poiche’ non vi sono le osservazioni finali scritte dei Ctp, compromettendo il diritto alla giusta difesa delle parti convenute, recentemente si e’ fatto istanza al Tribunale unico di san Marino della revoca della sentenza ai sensi dell’art. 395 c.p.c. punto 1) e punto 2), di cui pero’ non si sa ancora l’esito.
Il ctu di RSM, ing. Marino Casagrande, nella sua periza asserisce che i motivi dei danni strutturali sono dovuti all’eccessiva snellezza dei solai e ai fenomeni di viscosita’ del calcestruzzo, mentre la prova contraria del Ctp ing. Claudio Cesarini asserisce che la snellezza dei solai non e’ eccessiva, che il calcestruzzo non ha perso le sue caratteristiche di resistenza, e che il motivo dei danni strutturali presenti sono dovuti al superamento dei carichi di esercizio in alcune parti di tale edificio.
Distinti saluti
Ing. Claudio Cesarini”