Riceviamo e pubblichiamo
Buonasera direttore,
Finita l’emergenza Coronavirus COVID-19 tireremo le somme e vedremo che situazione economica ci resta.
Proprio per questo motivo mi chiedo se gli insegnanti parteciperanno in percentuale maggiore con le trattenute in busta paga magari pagando le tasse per chi, in questo periodo di emergenza, sta lavorando esposto alle numerose possibilità di essere contagiato e quindi di contagiare a sua volta i propri cari.
Oppure si sta valutando di estendere l’anno scolastico al periodo estivo, visto che il riposo per stress e’ già stato fruito.
Si perché non capisco cosa abbia di diverso la vita di un docente dell’infanzia o delle scuole elementari dove i bambini vanno seguiti per forza da un adulto che in genere è un genitore e spesso lavora! Esattamente cosa producono di diverso da altri lavoratori privati che sono in cassa integrazione?
Questi, notare bene, ricevono lo stipendio in questo periodo decurtato solo di una piccola parte. Infatti ricevono il 60 poi il 70% della retribuzione totale contro un comunissimo mortale che invece viene retribuito al 30-45-60%.
Per caso il pane al forno costa di più se fai l’insegnante delle scuole elementari o sei un docente delle scuole d’infanzia? Sarei lieto di conoscere il motivo per cui ci sono queste grandissime differenze.
Diverso è il discorso per un insegnate di scuola media inferiore e superiore dove ci sono ragazzi indipendenti e capaci di seguire le lezioni in autonomia attraverso skype o altri media.
Visto questo stato di cose suggerirei a questo punto, di pagare le tasse ad personam, a simpatia, ad amicizia o a parentela..
Restando in attesa di una giustificazione CREDIBILE e motivata, saluto cordialmente.
Colgo l’occasione per ricordare che il mio voto ha lo stesso valore di qualsiasi altro SAMMARINESE ONESTO.
Un lettore
Per scrivere al direttore: ” comunicati.giornali@gmail.com ”