Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Severini,
Mi rivolgo a Lei in qualità di consigliere del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino. Sono anni che ho il piacere di seguire con ammirazione, ma non sempre con condivisione, il suo lavoro. Riconosco l’instancabile impegno e la passione con cui svolge il suo lavoro giornaliero, una dedizione che va oltre il semplice compito lavorativo. Questo merita il mio sincero apprezzamento.
Proprio per questo e vedendo che lei, a differenza di molti accoglie indistintamente le osservazioni di molti cittadini sammarinesi, sento in dovere di condividere un episodio che ho avuto modo di osservare personalmente durante l’ultima seduta del Consiglio Generale della Repubblica di San Marino, un tempo chiamato anche Sovrano.
Purtroppo le forti tensioni e le dinamiche negative che si stanno manifestando tra i consiglieri, sia dell’opposizione che della maggioranza, non possono più essere ignorate. Insulti offensivi, grida, minacce, epiteti umilianti e commenti offensivi nei confronti di uno o più colleghi sono divenuti una triste routine.
Esprimo il mio sgomento nel constatare come termini quali “coglione”, “ladro”, “scherzo della natura”, “frocio”, “piccolo verme strisciante”, “pezzi di merda” siano diventati all’ordine del giorno, accompagnati da minacce di violenza fisica. Ancora più triste è notare che queste espressioni non risparmiano neppure le colleghe consigliere, le quali vengono degradate attraverso termini inaccettabili come “troie” e “puttane”.
L’attuale stato d’animo del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino è giunto a un punto inaccettabilmente basso e degradante. Ritengo che sia nostro dovere informare l’opinione pubblica di quanto accade all’interno di questa istituzione che dovrebbe rappresentare la migliore espressione della democrazia.
Le chiedo, pertanto, di pubblicare questa mia testimonianza affinché possa raggiungere un pubblico più ampio. È fondamentale che la gente sia consapevole di ciò che sta accadendo e che il dibattito politico possa essere condotto con rispetto e dignità.
Le auguro una buona giornata e La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare a questa mia comunicazione.
Un consigliere della Repubblica di San Marino
