San Marino. “Interagire con i sistemi sociali del circondario”. In Aula concluso il dibattito sul Piano Sanitario programmato per il triennio 2015-17.

Avvocato Francesco Mussoni Politico del PDCS Partito Democratico Cristiano al momento ricopre la carica politica di Segretario (Ministro) Al LavoroPh©FPF/Filippo PruccoliApprovato il “Piano Sanitario e Socio Sanitario ai sensi della Legge 165 del 30 novembre 2004”.

Un documento di circa 160 pagine che è in sostanza la radiografia dell’esistente in Repubblica e del “sogno” del segretario Francesco Musssoni di realizzare in breve tempo.

Nella premessa del ‘Piano’ si legge: “In epoca di crisi economica globale e locale va ribadito con forza il principio che la salute, intesa come stato di completo benessere fisico, mentale, sociale ed economico (e non semplicemente assenza di malattia o infermità) è un diritto fondamentale e un bene comune e che la tutela della salute è il fine del servizio sanitario e socio-sanitario nazionale.

Partendo da questo presupposto ed andando a identificare i bisogni della popolazione è possibile definire obiettivi di salute che sappiano dare risposte adeguate ai bisogni espressi in termini di efficacia, efficienza e soddisfazione del cittadino, coerentemente con le risorse a disposizione”.

Dunque il Piano Sanitario e Socio-sanitario Nazionale per il triennio 2015-17 (è il secondo cronologicamente) ha individuato linee strategiche e pone obiettivi partendo dal presupposto che
i fenomeni collegati alla salute hanno assunto sempre più una dimensione globale e che, nello sistema strutturato di ‘reti’ interne ed esterne, indispensabili per dare risposte efficaci ai bisogni di salute e garantire il benessere dei nostri cittadini”.

Chiarisce inoltre il Piano: “Non si può prescindere dalla conoscenza dello stato di salute e benessere della comunità, che consente di individuare le criticità e le priorità da considerare all’interno della programmazione e delle politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali”. Il dibattito (27 consiglieri in lista) non si è concluso come programmato per le 20; stamattina gli ultimi tre-quattro interventi, poi il voto sull’Odg (presentato da C10 e Su) che punta a porre l’ammalato al centro dell’assistenza. C’è anche una lunga serie di punti tutti tesi ad impegnare il Governo al rispetto della priorità (anche nelle convenzioni) da concedere alle strutture pubbliche.

Gian Maria Fuiano, La Tribuna