“Qualche giorno fa -scrive il partito nato dalle ceneri di Alleanza Popolare- è stata recapitata a Repubblica Futura la risposta all’ennesima interrogazione che il nostro gruppo consiliare ha fatto al governo circa le pubblicità/sovvenzioni che il governo o società di proprietà dello Stato erogano a un sito web estero”, questo, ovvero GiornaleSM.
Sorvolando sul fatto che le parole hanno un significato ed un peso e che lo Stato o chi per esso -lo leggo nella risposta predisposta dalla Segreteria di Stato all’Informazione- non ha erogato alcuna “sovvenzione”, non ha erogato nulla ma ha acquistato –peraltro al costo di due spicci– degli spazi pubblicitari nel sito web in questione che, da solo, in un giorno, registra visite paragonabili che vanno anche oltre la tiratura mensile di un qualunque media cartaceo sammarinese, varcando con i suoi “banner” pubblicitari il confine di Stato del Titano…
Sorvolando -dicevo- sullo strumentale utilizzo dei termini della lingua italiana, non vi nascondo che sono rimasto allibito leggendo l’ultima presa di posizione pubblica di Repubblica Futura, in cui -oltre a produrre il solito, per certi versi rituale e scomposto attacco a questo sito web e, indirettamente, al sottoscritto, colpevole (deduco) di destinare tempo ed energie agli intrecci fra la politica del decennio scorso e quel “gruppo criminoso” noto come “Cricca-Confuorti”- preannuncia iniziative istituzionali, paventa -almeno nella mia interpretazione- riforme legislative con il preciso fine di “imbavagliare” una parte di informazione “scomoda” per quel partito. “RF non teme chi, protetto dai confini e schermato da legislazioni estere -scrivono i “nipotini” di AP- sparge disinformazione per influenzare la politica sammarinese”.
Non sono qui a difendere GiornaleSM -lo sa fare benissimo da solo il suo fondatore, Marco Severini-, ma sono qui a difendere la mia persona, io miei editoriali e i miei approfondimenti o inchieste che queste pagine elettroniche non esitano, con coraggio, ad ospitare. E non sono neppure qui a difendere la Segreteria di Stato all’Informazione per l’inusuale -ma completa e quanto mai esaustiva (non vi nascondo che mi è piaciuta tantissimo!)- risposta che ha saputo dare all’interpellanza di Repubblica Futura, smascherandone palesemente -non so se correttamente o scorrettamente dal punto di vista delle comunicazioni istituzionali- quelli che ha individuato come fini reali della medesima.
“Se la legge sull’editoria vale poco, cambiatela o abolitela -è il (a mio parere) vergognoso appello di RF-. Se chiunque, protetto da un sito collocato all’estero, può fare ciò che vuole, ditelo chiaramente. Il governo spieghi perché ciò che vale nell’Unione europea non vige a San Marino in un settore, quello dell’informazione, che è un far west tollerato dal governo per attaccare i nemici politici, anche nella stessa maggioranza.” Serve aggiungere altro per evidenziare il carattere liberticida di una forza politica sammarinese che mira ad “imbavagliare” l’informazione ad essa scomoda? A mio parere no!
Quindi non aggiungo altro, se non ricordare -a RF e ai suoi esponenti- che ogni grammo di inchiostro (nel caso elettronico) che ho “gettato” su queste pagine web è relativo ad un fatto reale e ogni opinione è basata sul medesimo fatto. Rf parla di “Far West” nell’informazione. Niente di più falso! Ogni parola è assoggettabile al vaglio della giustizia ordinaria, a cui può ricorrere chiunque si ritenga danneggiato in caso di “parole”, di fatti, di considerazioni o opinioni non basate su fatti reali.
La libertà di informazione, cari “nipotini” di Alleanza Popolare, è un principio cardine di ogni democrazia, come sancito, peraltro, da qualunque organismo sovranazionale o europeo. E, nel caso di GiornaleSm, anche da una sentenza giudiziaria interna (Sentenza-Valentini del 19 gennaio 2023).
Alla luce di tutto ciò, presumendo che fra l’informazione “scomoda” per Repubblica Futura ci siano i fatti al centro delle ricostruzioni storiche relative allo scorso decennio (dove unendo i puntini mi appare evidente una precisa responsabilità politica nella “scalata” sovversiva della “Cricca”)
mi piacerebbe “interpellare” Repubblica Futura per conoscere se risponde al vero quanto fino ad ora accertato e da me scritto relativamente ad azioni, fatti, omissioni che -direttamente o indirettamente, consapevolmente o inconsapevolmente che sia stato- hanno reso possibile o, perlomeno, non ostacolato efficacemente (come era dovere della componente politica) l’ascesa del “gruppo criminoso” nel decennio scorso.
E, limitandomi alle situazioni più indicative ed eclatanti, precisamente:
1 – Se risponde al vero che il 4 febbraio del 2010, nel corso di una ispezione della Vigilanza di Banca Centrale a Banca Partner (poi divenuta Banca CIS), l’allora Segretario di Stato Antonella Mularoni di Repubblica Futura abbia difeso strenuamente (anche dalle pagine de Il Sole24Ore) la “cacciata”, il “licenziamento” di Stefano Caringi, responsabile della Vigilanza di Bcsm; provvedimento che poi ha indotto nientemeno che Presidente e Direttore Generale della stessa istituzione di governance bancaria sammarinese a rassegnare “velenose” dimissioni.
2 – Se risponde al vero che l’attuale Presidente di Bcsm, Catia Tomasetti, sotto giuramento e nel corso della sua testimonianza nelle udienze del cosiddetto Processo Buriani-Celli, abbia sostenuto che “Banca Cis (nel primo caso era ancora Banca Partner; ndr) ebbe tre ispezioni: una nel 2010” e “l’ispezione non venne conclusa perché venne cacciata tutta la vigilanza”; un’altra “nel 2016, anche in quel caso non venne conclusa e venne cacciata la vigilanza”; mentre “nel 2018” si fece “fatica a trovare la vigilanza, perché” vennero “quasi estratti a sorte; cioè accettarono un incarico per 6 mesi” “Ecco -fu la conclusione della Tomasetti di fronte al Giudice- ogni volta che si andava in Banca Cis, succedeva qualche piccolo terremoto”.
3 – Se risponde al vero che -come dichiarato da Simone Celli e come riportato nei relativi atti giudiziari el “500/2017”- antecedentemente a quel giugno 2017 Nicola Renzi di Repubblica Futura presentò al collega della Segreteria di Stato alle Finanze un consulente che, poi, il 18 giugno del 2017, scrisse una mail all’indirizzo personale dell’allora Segretario delle Finanze del governo AdessoSm, Celli, per evidenziare la “necessità” di “fare emergere fattispecie a rilevanza penale dietro l’operatività di Asset”. “Sarebbe estremamente importante -reciterebbe la missiva, come snocciolata in udienza dal legale difensore di Asset- far sì che il provvedimento di LCA (liquidazione coatta amministrativa; ndr) possa fondarsi non soltanto su una perdita di patrimonio di eccezionale gravità dovuta a svalutazioni, ma anche sull’accertamento di illeciti”.
4 – Se risponde al vero che il governo AdessoSm ha sottovalutato una interpellanza-denuncia di Rete dell”11 gennaio del 2017 in cui si evidenziavano “stani” collegamenti fra Banca CIS e il neoeletto Presidente di Banca Centrale, Wafik Grais rispondendo alla stessa iniziativa istituzionale di Rete nel seguente modo: “In riferimento al quesito di cui alla lettera d), relativo ai presunti legami tra le società anonime proprietarie di Banca Cis e una società di cui è stato amministratore il Presidente di Banca Centrale, si evidenzia che in Lussemburgo le società holding sono spesso domiciliate presso la società di revisione che ne cura l’amministrazione”.
5 – Se risponde al vero che il 19 aprile del 2017 il governo AdessoSm ignorò o sottovalutò l’esposto-denuncia del Pdcs in cui si svelava “l’esistenza di un disegno opaco, silente ed inarrestabile che mira ad un controllo eversivo di alcune funzioni dello Stato, verosimilmente a servizio di alcuni deteriori interessi economici stranieri”, il quale, quindi, se approfondito avrebbe potuto permettere al governo e alla maggioranza AdessoSm di almejo tentare di contrastare i piani della “Cricca” evitando il pesante danno economico che questa ha determinato sulle casse pubbliche e, conseguentemente, sul benessere di ogni sammarinese.
6 – Se risponde al vero che i celeberrimi decreti legge n.78, 79 e 80 in materia bancaria, come dimostrato da email fra Advantage Financial riconducibile a Francesco Confuorti e la Segreteria alle Finanze del Governo AdessoSm, furono scritti dal governo con la fattiva supervisione di Confuorti e che, due su tre di questi furono poi approvati a maggioranza nonostante la ferma opposizione della minoranza e una manifestazione popolare inscenata sul Pianello; e furono blindati in Consiglio Grande e Generale, fra gli altri, dal capogruppo di Repubblica Futura Roberto Giorgetti che lapidariamente affermò: “…Non siamo disponibili assolutamente al ritiro”.
7 – Se risponde al vero che il governo AdessoSm, nella primavera del 2017, “silurò” il Cda di Cassa di Risparmio per sostituirlo con il cosiddetto Cda “Montepaschiano” che avallò la controversa svalutazione degli attivi della stessa Banca di Stato per oltre mezzo miliardo di euro.
8 – Se risponde al vero che nel corso di una testimonianza nel Processo Buriani-Celli, il già ex Segretario di Stato alle Finanze del Governo AdessoSm, nel corso di un tentativo di concussione verso il Presidente di Bcsm, condotto in complicità con il Commissario della Legge Alberto Buriani e mirato a favorire il via libera di Bcsm alla cessione a Stratos delle quote azionarie di Banca CIS (così è indicata quella azione nella sentenza di primo grado), raccomandò alla stessa di avvicinarsi a Mario Venturini e Nicola Renzi, ambedue di Repubblica Futura.
9 – Se risponde al vero che Repubblica Futura ha posto in essere, negli organismi competenti, una costante e decisa critica alla nuova governance di Banca Centrale, i cui esposti hanno permesso alla Magistratura di porre in essere diverse azioni giudiziarie nei confronti del “gruppo criminoso”.
10 – Se risponde al vero che che Repubblica Futura ha frequentemente combattuto, negli organismi competenti, ogni iniziativa di sospensione del Commissario della Legge Alberto Buriani, oggi indicato in un decreto di rinvio a giudizio come uno dei sodali del presunto “gruppo criminoso” noto come “Cricca”.
L’elenco dei quesiti da porre a Repubblica Futura sarebbe ben più ampio… Ma mi fermo qui perchè le risposte -se oneste e corrette- a ciò sono, a mio parere, già sufficienti a rigettare al mittente ogni ombra che la stessa RF ha tentato, tenta e, presumo, tenterà anche in futuro di gettare sul mio “lavoro” di informazione che intende essere sempre corretta, fedele ai fatti e finalizzata a ricostruire nella sua globalità, anche oltre il mero merito delle responsabilità penali che il Tribunale sta con decisione perseguendo, la storia dello scorso decennio, il più drammatico della storia moderna sammarinese e nel corso del quale un “gruppo criminoso”, favorito magari inconsapevolmente da una classe dirigente e politica incapace di fermarlo, ha determinato danni da centinaia e centinaia di milioni alle case pubbliche, poi\ ricaduti ovviamente sulla qualità della vita, sul benessere di ogni sammarinese e residente.
Dieci domande (ma potrebbero essere ben di più) le cui riposte rendono stupidaggine l’accusa di spargere “disinformazione per influenzare la politica sammarinese”. Risponderà RF?
In ogni caso, se in questo tentativo di ricostruzione storica il nome di Repubblica Futura e di alcuni suoi esponenti compare più di altri, bhe, la responsabilità di ciò non ritengo sia ascrivibile a chi ricostruisce i fatti, bensì, a chi di quei fatti è stato protagonista o, nonostante il ruolo istituzionale, passivo osservatore.
Ritengo che di ciò, a Palazzo, in Consiglio Grande e Generale o nelle sedi dei vari partiti politici, tutti debbano farsene una ragione e, magari, finalmente, agire per fare la loro parte affinché una seria Commissione Consigliare di Inchiesta possa rivelare ai sammarinesi chi e perchè devono “ringraziare” per la devastazione delle casse pubbliche del decennio scorso, che stanno oggi pagando e saranno chiamati a pagare, per chissà quanto, anche in futuro.
Infine, mi viene un’ultima domanda, questa volta rivolta ai “giovani”, alle nuove leve di Repubblica Futura: non credete che anche voi meritereste risposte sul ruolo e sulle eventuali responsabilità politiche che il vostro partito ha avuto nello scorso decennio?
Enrico Lazzari