COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI E ISTITUZIONALI; PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AFFARI INTERNI, PROTEZIONE CIVILE, RAPPORTI CON LE GIUNTE DI CASTELLO; GIUSTIZIA; ISTRUZIONE; CULTURA; BENI CULTURALI, UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA
LUNEDI’ 11 SETTEMBRE 2017
Si interrompe l’iter normativo per il progetto di legge a favore dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul sistema bancario sammarinese, presentato dal Pdcs, per fare luce sulle vicende degli ultimi mesi che hanno coinvolto Asset e Cassa di risparmio. Il Pdl è stato infatti rigettato dalla Commissione consiliare competente, riunita oggi a Palazzo Pubblico, con la bocciatura a maggioranza del primo articolo nel corso dell’esame del testo. Margherita Amici, Rf, lancia invece la proposta della maggioranza di istituire una commission di inchiestae- ridefinendo il suo ambito di azione e con riscontro solo su possibili responsabilità politiche- in un secondo momento, alla fine di eventuali procedimenti giudiziari in corso. Le sue affermazioni sollevano le domande dei commissari di minoranza sull’esistenza di fascicoli aperti dalla magistratura sul caso Asset-Carisp. Il presidente, Luca Boschi, C10, chiarisce per risposta che, allo stato attuale, la maggioranza non è a conoscenza di procedimenti in corso, ad eccezione di quello derivato dal ricorso del collegio sindacale di Crrsm al Tribunale amministrativo.
I lavori odierni si sono aperti al comma 1, Comunicazioni, con la proposta avanzata dal consigliere di Ssd, Marina Lazzarini, di organizzare, da parte della Commissione, una serata pubblica sul progetto di legge di iniziativa popolare sulla procreazione assistita. Da parte del Pdcs, il consigliere Teodoro Lonfernini ha espresso contrarietà motivando l’assenza di chiarezza e di informazioni e per il rischio di ingenerare confusione nella cittadinanza su un tema così delicato. Marica Montemaggi, C10, interviene per ribadire la validità dell’idea di una serata di confronto su un progetto di legge “sulla procreazione responsabile e non-, puntualizza- sull’aborto”. Ad ogni modo, non trovando condivisione in Commissione, la proposta di una iniziativa condivisa, decade.
Di seguito il dibattito al Comma 2.
Esame in sede referente del progetto di legge “Istituzione di una Commissione Consiliare d’Inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative legate alle recenti vicende che hanno coinvolto il sistema bancario della Repubblica di San Marino” (presentato dal Gruppo Consiliare Partito Democratico Cristiano Sammarinese) / Rigettato
Alessandro Cardelli, Pdcs
Se il presidente e i membri di commissione sono d’accordo, eviterei di leggere la relazione del Pdl, dato che è depositata agli atti. Nel merito delle motivazioni del Pdcs che hanno portato alla sua presentazione: Il Pdl è stato depositato il 5 maggio 2017. Se poi ricordate, nella primaversa scorsa, abbiamo depositato un documento agli atti del Consiglio dove individuavamo una serie di rapporti tra i vertici di Bcsm, alcuni soggetti privati e alcuni soggetti appartenenti a istituti sovranazionali, abbiamo depositato quindi l’esposto al Consiglio grande e generale e anche alla Reggenza. Avevamo e abbiamo tuttora preoccupazione su quanto sta avvenendo nel nostro quadro istituzionale. Abbiamo denunciato per mesi conflitti di interesse rispetto quanto avveniva intorno al nostro sistema bancario, criticato le iniziative del governo, della maggioranza e delle istituzoni perché hanno portato conseguenza negative per il nostro paese. Basti guardare alla situazione di Asset banca che denunciavamo nel documento. Nell’esposto si ricostruivano i rapporti tra presidente di Bcsm e il finanziarie Francesco Confuorti che era uno dei principali debitori del Cis allora, non sappiamo se lo sia anche oggi. Poi abbiamo portato in Aula numerosi altri rapporti riconducibili a questo legame, per esempio le nomine della vigilanza di Bcsm, le nomine dei liquidatori, abbiamo ricostruito numerosi rapporti su questo intreccio. Ci derisero, poi purtroppo si è dimostrato che quello che dicevao da mesi era verità. L’ultimo exploit è avvenuto al Meeting di Rimini. Nel corso di un dibattito organizzato da Confuorti le cose che sono seguite le conoscete tutti: il gesto nei confronti di un giornalista sammarinese e l’aggressione nei confronti di un operatore della tv di Stato. Di seguito Savorelli è stato rimosso. Ma bisognava aspettare un dito medio per farlo dimettere? La ragione per allontanarlo sono il dito medio o le decisioni che ha portato avanti in questi mesi? Vorremmo conoscere le vere ragioni dellla sfiducia, noi da mesi avevamo chiesto le dimissioni di direttore e presidente di Banca centrale, ma alla luce di scelte precise da loro compiute. Alla luce delle dimissioni del direttore di Bcsm succedono poi cose strane: alcuni membri del Cda di Cassa di risparmio si sono dimessi contestualmente. Si era detto che erano espressione del governo, che agiva in completa autonomia. Anche alla luce di ciò non si può negare la necessità della commissione di inchiesta. I dubbi sono tantissimi e non sono pervenute risposte ai cittadini intorno al conflitto di interessi che si è palesato. Chi difendeva, in maggioranza e governo, certe persone, ora fa molta più fatica a farlo. La commissione è doverosa per capire cosa è successo in questi mesi intorno al sistema finanziario. L’attuale gruppo consigliare del Pdcs non vuole nascondere niente a nessuno, intende far luce su tutto senza limiti. Alla luce di questa considerazione, siamo disponibii a modificare il Pdl in ogni modo. Siamo disponibili a non circoscriverlo alla data attuale e agli eventi recenti, nel caso si vogliano fare altri approfondimenti, per togliere ogni dubbio. Invito i consiglieri a non mettere avanti l’appartenenza ai partiti, ma l’appartenenza a quest’Aula, per andare a scoprire eventuali irregolarità, per togliere quel velo di opacità che sovrasta il sistema bancario.
Margherita Amici, Rf
Ci sono motissime riflessioni sollevate dal pdl e dal suo proponente che condividiamo. Quando ha parlato di velo di opacità sul nostro sistema bancario e finanaziaro riconosciamo che è vero, quel velo è stato presente per moltissimi anni, l’opacità è stata accertata anche nei processi giudiziari. Ma mi distanzierei dal consigliere Cardelli: non sono tanto gli ultimi 8 mesi a non essere chiari, ma il passato che ha portato con sé tutta una serie di conseguenze che hanno oggi ricadute che dobbamo affrontare come maggioranza e come governo e su cui tutte le istituzioni devono confrontarsi. Sull’istituzioni di una commissione di inchiesta, i particolare, sottolineo che questi organismi hanno sempre ad oggetto l’individuazione di responsabiltà politiche. Cardelli faceva presente una serie di rapporti tra soggetti di Bcsm e altri soggetti privati, ma se la Commissione punta a questo fuoriusciamo dai suoi compiti. Diversamente sarebbe, se vi fossere prove ed elementi indiziali sulla possibile connivenza della politica su tutta ann serie di rapporti e vicende e sulle loro ricadute. E’ un aspetto che sottolineo e da cui quindi vorrei distanziarmi: la commissione deve indagare il ruolo della politica nelle situazioni che si vengono a creare nel sistema bancario e finanziario. Sui rapporti del presidente di Bcsm e il finanziere Confuorti, ribadisco che la commissione di inchiesta non ha poteri di sindacare rapporti personali, così come su possibili conflitti di interesse con le nomine della vigilanza. Il Comitato di vigilanza non è un organo politico, sarebbe quidi difficile capire quale sarebbe l’area di indagine del progetto posto in esame. Nell’ultima legislatura, rispetto la commissione che poneva ad oggetto i fatti del Conto mazzini, ricordo un Odg proposto dai gruppi di maggioranza e concordato anche poi dell’opposizione. E’ un Odg che risale al 15 luglio 2014 approvato all’unanimità che prevedeva di rimandare l’avvio della commissione alla fine delle indagini della magistratura, per evitare la sovrapposizione di indagini. E anche in questo caso sarebbe opportuno valutare l’istituzione di una commissione di inchiesta a chiusura di tutti gli accertamenti giudiziari in essere su Asset- Cassa di risparmio. Quindi focalizzerei l’indagine a responsabilità politiche che dovessero