Mi corre l’obbligo di intervenire a seguito della pubblicazione sul sito Libertas, e su altri mezzi di informazione, del commento della Sig.ra Ingrid Casali alla Sentenza di condanna emessa dal Commissario della Legge il 25 gennaio 2023, stante la gravità ad abnormità delle affermazioni dalla stessa divulgate, laddove riferisce di essere stata condannata per un “reato d’opinione”.
Chiunque avrà la bontà di leggere la sentenza del Commissario della Legge n. 36 del 2023, che, peraltro, fa seguito ad un decreto penale di condanna opposto dalla stessa, potrà senza dubbio comprendere che la Sig.ra Ingrid Casali è stata condannata per aver falsamente attribuito al sottoscritto fatti determinati e molto gravi, che nulla hanno a che fare con il mio agire politico/istituzionale il quale non è mai stato oggetto di denuncia.
La sentenza è ampiamente motivata e riafferma, senza indugio, proprio i principi che la Sig.ra Casali assume siano stati violati con la sentenza di cui si duole.
Mi auguro che la buona fede di chi è davvero interessato a comprendere renda onore al vero, dal momento che la sentenza è nella disponibilità di chi l’ha così malamente interpretata.
Roberto Ciavatta
