Non comprendiamo chi si stupisce che la maggioranza voglia mettere mano alla Giustizia. Primo perché non solo in campagna elettorale, ma anche molto prima, quella che ieri era opposizione e oggi governa, ha spiegato a più riprese che sono stati profusi danni incalcolabili (anche) in questo settore, dunque diventava e diventa una priorità occuparsene. In secondo luogo perché proprio in campagna elettorale l’allora maggioranza, oggi opposizione, aveva “avvisato” in tutti i modi e con tutti i canali disponibili i sammarinesi che se avesse vinto l’attuale compagine governativa (come poi accaduto), essa sarebbe intervenuta sul Tribunale. Risultato: vittoria schiacciante di Dc-Dim-Npr. Ribadiamo insomma che erano stati tutti avvisati e tutti erano consci che si sarebbe proceduto in maniera velocissima e risoluta. Sono i sammarinesi a chiedere a gran voce che finalmente si torni ad avere fiducia nelle Istituzioni. Istituzioni che devono essere autorevoli ed indipendenti, dando anche l’impressione di esserlo. Perché in questo caso la percezione è fondamentale. Il Tribunale deve essere autonomo. La politica, una volta messi in campo gli interventi legislativi che ha in animo, deve starne lontano il più possibile. Allo stesso modo i magistrati devono poter contare sugli strumenti più idonei per fare al meglio il proprio mestiere, a cominciare da un nuovo codice penale. Per il resto non possiamo non sottolineare come si sia partiti con il piede giusto attraverso le nomine dei Garanti che hanno ricevuto il plauso della stessa Cedu. Per essere ancora più chiari diventa necessaria una divisione reale dei poteri dove ognuno sia paritario, rispetti l’altro, senza invasioni di campo. Alla politica spetta il potere di fare le leggi ai giudici l’applicazione delle stesse. Sosterremo dunque con forza e convinzione maggioranza e governo in un percorso di legalità, condivisione e sostegno alla magistratura, come peraltro richiesto a gran voce dai sammarinesi.
Repubblica Sm
