Ci siamo lasciati con un Consiglio particolarmente accesso e con alcuni “distinguo” all’interno della stessa maggioranza. Di questo e altro abbiamo parlato con il Consigliere Michela Pelliccioni, di Domani – Motus Liberi.
Fine anno, tempo di bilanci. Consigliere Pelliccioni, può dare un giudizio su come stanno lavorando maggioranza e Governo?
“La qualità del lavoro non può prescindere da un concetto base: la dignità. Su questo hanno una responsabilità importante quei partiti che oggi rappresentano l’asse portante della maggioranza e che pretendono di essere il traino in termini di numeri e responsabilità. Occorre dare dignità e voce a tutte le forze che compongono la stessa, va riconosciuto il merito alle idee ed ai progetti. Viviamo in un momento storico in cui la logica del consenso solo fine a se stesso è un concetto decisamente fuori moda”.
Cosa pensa potrebbe migliorare il metodo? Ha senso ora svolgere una verifica di maggioranza?
“Riconoscere il valore di proposte concrete, a prescindere dal peso politico di chi le ha presentate, mi pare già un buon punto di partenza. Motus non ha timore di una verifica di maggioranza, già anticipata da qualcuno. Ben venga, se finalizzata a valutare la capacità di mettere a terra i progetti che hanno come scopo il benessere dei nostri cittadini”.
Quali sono secondo lei le riforme ormai non più rinviabili?
“Nessun dubbio su questo. La digitalizzazione! Siamo in fortissimo ritardo rispetto ad un mondo che è già cambiato, non essere al passo significa isolare il paese. Le faccio un esempio concreto per comprendere la portata del problema. La prossima settimana iscriverò mia figlia alla scuola superiore, in Italia. Quest’anno l’iscrizione alle superiori e all’Università potrà essere effettuata solo telematicamente, attraverso l’identità digitale. Sa cosa significa? Che San Marino continua a parlare latino mentre tutti parlano la nuova lingua corrente. Amazon, ad esempio, avrebbe realizzato a San Marino un nuovo sistema d’identità digitale in soli 30 gg. Sbaglia chi frena parlando di rischio sicurezza, perché è vero il contrario, osteggiare questo percorso significa esporre il paese a sempre maggiori rischi, si pensi solo a quanto gli strumenti tecnologici moderni possano aiutare il lavoro delle Forze dell’Ordine e non solo. Di sicuro, la responsabilità su questo ritardo non potrà essere imputata a chi questa opportunità l’ha creata”.
Quale sarà il ruolo e l’atteggiamento di Motus nel 2023 appena cominciato?
“Lo stesso con il quale ci siamo presentati agli elettori nel 2019. Noi vogliamo che si facciano i progetti per il Paese, tralasciando tutti quei rallentamenti di lingua politichese che potrebbero rivelarsi solo boicottaggi fini a se stessi. A chi ci accusa di essere attaccati alla poltrona rispondo con una domanda. Secondo quale logica dovrebbe lasciare chi propone e difende le proprie idee con dati e progetti concreti alla mano, rispetto a chi contrasta per soli fini politici?”.
A proposito di innovazione, settore sul quale il Segretario Righi, espressione del vostro partito, sta battendo parecchio: a che punto è il “dossier” Amazon? E la normativa sulle crypto? E ancora, la legge sulle società?
“Su Amazon mi pare che il progetto stia continuando a subire rallentamenti ormai difficilmente giustificabili. Sarebbe triste dover pensare che un progetto così importante possa bloccarsi per ostacoli di mera finalità politica. Per quanto riguarda il tema asset virtuali, il Decreto è stato portato dal segretario più di un anno e mezzo fa ed anche in questo campo sta facendo di tutto per concludere il lavoro. La linea di confine tra il rallentamento che ottimizza e quello che distrugge è sempre quella del buon senso. Ci sono importanti fette di mercato da attirare in questo settore ed è un’opportunità che non possiamo e non dobbiamo mancare. Per quanto riguarda la legge sulla società, beh, l’atteggiamento tenuto in seconda lettura è stato davvero difficile da spiegare dopo l’unanimità del passaggio in Commissione, comprovata dalla stesura di una relazione unica. Mi auguro che anche in questo caso prevalga l’obiettivo Paese, in quanto il progetto permette di risolvere diversi problemi operativi di settore. Tengo a precisare che il partito è molto attivo in termini di progetti di legge, ricordo il pdl sul cyberbullismo che dovrebbe presto continuare l’iter in Commissione ed un nuovo progetto, con finalità sociale, che presenteremo a brevissimo”.
Ho particolarmente apprezzato, nel discorso di fine anno della Reggenza, il passaggio sulle persone con disabilità. Si sta facendo abbastanza a suo parere?
“Un tema così importante non può che essere trattato con un concetto molto richiamato in questi giorni, il termine ‘insieme’. Non posso nascondere un certo rammarico per alcune scelte dell’Esecutivo. Già a partire dai primi mesi del 2020, era stato formato, attraverso specifica delibera, un gruppo di lavoro per il riassetto normativo in tema disabilità e questo, ma anche quello più recente, non hanno compreso la Segreteria Artigianato ed Industria. Lo trovo un limite, non certo per motivi ‘patriottici’, ma per dati obiettivi. L’Industria rappresenta il peso maggiore in termini di PIL del paese ed è un settore fondamentale per un confronto completo sui limiti presenti in materia. Va fatta attenzione anche al messaggio esterno, per raggiungere risultati concreti il tema dell’inclusività non può essere trattato in maniera esclusiva. Ritengo in ultimo che le Associazioni rappresentino un valore aggiunto ed una voce importantissima di confronto”.
Sempre restando sulla Eccellentissima Reggenza, in un passaggio si fa riferimento ai cambiamenti, che nell’immediato possono essere percepiti come sfavorevoli dalla cittadinanza, ma che nel breve e medio periodo invece, sono capaci di portare equilibrio. Qual è il suo giudizio sulla finanziaria?
“Giustissimo cercare l’equilibrio finanziario, ma guardiamo con più chiarezza al futuro. Tra le risorse non possiamo dimenticare la principale: i nostri giovani. Questo è un tema al quale la mia forza politica tiene in modo particolare. In finanziaria è stata respinta la nostra proposta sullo studente-atleta, ma ci faremo parte attiva perché gli impegni presi in quella sede vengano mantenuti. Sui giovani abbiamo una visione chiara, sono il nostro domani e duramente provati dalla pandemia, i dati sono preoccupanti e servono interventi e risorse immediate per creare opportunità, spazi adeguati che permettano alle nostre radici di crescere ed essere base solida per il futuro della Repubblica”.
Siete stati particolarmente critici sul DES. Può diventare, magari con alcuni correttivi, un progetto sul quale puntare?
“Riteniamo il Distretto Economico Speciale uno strumento utile ed importante per declinare le politiche economiche dello Stato, perché permette di attrarre investimenti, a fiscalità agevolata, su determinati settori sui quali si intende puntare, ma sulla base di progetti concreti. Diventa invece rischioso se costruito su una sola persona a finalità puramente speculativa. Questa è la ragione per la quale Domani Motus Liberi ha dato una valutazione negativa all’avvio dell’iter legislativo, espressa anche in Congresso di Stato dal nostro Segretario Righi”.
David Oddone
(La Serenissima)