Partiamo dal Congresso Dc, conclusosi con l’elezione di Gian Carlo Venturini. Lei ha auspicato un forte rinnovamento. È soddisfatto di come sono andate le cose? Che Dc è uscita dall’assise?
“Come ho detto all’inizio del mio intervento al Congresso, i giorni precedenti ero preoccupato. Con la Dc in difficoltà, avevo paura di trovarmi in un Congresso poco partecipato e sentito. In realtà è stato l’esatto contrario: tantissima presenza e soprattutto tanto orgoglio da parte dei democristiani che sono stati presenti ai lavori per tre giorni. Il vero vincitore però di questo Congresso credo sia stato il Movimento Giovanile della Dc. Il numero degli interventi e la qualità di questi hanno dimostrato come ancora il nostro sia un partito pieno di energia e entusiasmo, da questo bisogna partire. Gian Carlo Venturini ha già dimostrato in queste settimane di essere molto determinato e sta dimostrando, come al suo solito, di essere un gran lavoratore. Va anche riconosciuto a Teodoro Lonfernini, subito dopo il risultato del Congresso, di aver dato la disponibilità fin da subito al nuovo segretario di collaborare tutti assieme. Questo per me è stato un bel gesto di responsabilità e attaccamento al partito. Sono contento quindi di come siamo usciti da questo Congresso. Vedo sempre più una Dc forte e unita, capace di aver fatto anche autocritica sui tanti errori del passato, in particolare quelli che ci hanno condotti all’opposizione. La Dc rimane la prima forza politica del paese e l’unica veramente in grado di poter contrastare questo governo, che ad oggi non solo non ha portato niente di utile per il paese ma è riuscita a creare solo allarmismo e danni incalcolabili, sia a livello economico che di immagine di San Marino all’esterno”.
Intanto la nuova segreteria Dc ha già ottenuto un primo importante successo: unire tutta l’opposizione, i sindacati, e le categorie economiche dalla stessa parte in una serata pubblica. Secondo la maggioranza però avete strumentalizzato la presenza delle forze economiche. Come replica?
“Secondo me il governo e la maggioranza che lo supporta dovrebbe iniziare a fare autocritica e chiedersi come mai tutti i partiti di opposizione – che ricordo al primo turno hanno rappresentato il 70% dei sammarinesi – sono preoccupati di come stanno gestendo il paese. Tantissime sono le preoccupazioni sul sistema bancario. Temiamo che chi veramente stia gestendo i risparmi dei sammarinesi non sia il governo o le istituzioni ma qualche oscuro potere esterno che ha interessi ben diversi da quelli dei sammarinesi. Aggiungo poi un altro punto. Ad oggi il governo ancora non ha portato alcun progetto di legge in Consiglio. L’unico di cui si discute, prevede la totale liberalizzazione del mercato del lavoro sammarinese, oltre all’aumento del costo del lavoro. Vuol dire che da domani se passa questa legge le aziende sammarinesi potrebbero sulla carta assumere tutti lavoratori italiani, senza dare alcuna garanzia ai sammarinesi – oggi la legge prevede come norma generale, salvo alcune deroghe in settori dove non c’è manodopera sammarinese, che almeno il 50% dei dipendenti sia sammarinese, e per assumere italiani bisogna fare richiesta alla commissione lavoro – . Questa per noi è pura follia. Non capiamo le ragioni di questo provvedimento dato che da sempre si è cercato di aiutare i sammarinesi. Questo poi potrebbe portare anche a licenziamenti di sammarinesi oltre alla mancata assunzione in futuro, penso soprattutto ai giovani alla ricerca di primo lavoro. Su tutto questo il governo ancora non ci ha ancora chiamato a confrontarci, ma le nostre idee sono chiare: i sammarinesi vengono prima di tutto”.
Ciavatta di Rete ha lanciato la proposta di una protesta di piazza contro l’ipotesi di svendita del patrimonio bancario del Titano. Che ne pensa? La Dc è pronta davvero a fare fronte comune con il movimento ai suoi antipodi?
“Assolutamente si. Siamo stati i primi a chiedere al resto delle opposizioni collaborazione perché tutto quello che sta succedendo nel settore finanziario ci preoccupa molto. In ballo ci sono i risparmi dei sammarinesi, centinaia di posti di lavoro e la nostra economia e per fronteggiare il governo e i potenziali interessi che ci sono dietro ogni forza è utile in questo momento. È una battaglia per la nostra sovranità e indipendenza. Su Asset Banca ancora non sappiamo i motivi del commissariamento, Cassa di Risparmio su due piedi ha visto sfiduciare la sua governance quando la scadenza naturale era fra un mese. A questo aggiungiamo l’allarmismo creato dal governo. Le conseguenze sono che oggi molti sammarinesi hanno timore di tenere i risparmi nelle nostre banche e ogni giorno ci sono importanti uscite di liquidità, in particolare verso banche del circondario. Tutto questo è conseguenza delle politiche di questo governo e di Banca Centrale. Abbiamo poi domande a cui da mesi non ci viene data risposta: perché ad oggi ancora non è partita la Centrale Rischi? Come verranno gestiti i crediti non performanti subito dopo la fine dell’Aqr? A tutto questo si aggiunge che la governance di Banca Centrale continua ad affidarsi a professionisti non sammarinesi, quando invece la legge prevede che anche in questo caso vadano preferite sempre risorse sammarinesi.
Altro atto gravissimo, l’assenza del governo alla conferenza organizzata dall’Associazione Bancaria Sammarinese, che riunisce tutte le banche sammarinesi. Come mai il governo non si è visto? Mi verrebbe da farmi una domanda: se l’unica banca che non fa parte di ABS avesse organizzato un evento pubblico similare, il governo sarebbe andato? Probabilmente si. A tutto questo chiediamo risposte e motivazioni, perché purtroppo questi comportamenti supportano sempre più le voci che girano fra i sammarinesi e che vedono nell’azione di questo governo la volontà di ascoltare solo alcune delle parti del sistema bancario sammarinese e eventuali legami con poteri forti, interni e esterni al nostro sistema”.
Nel mirino dei vostri attacchi ci sono i vertici di Banca Centrale. Quindi vi siete pentiti di averli nominati?
“Le somme sono abituato a tirarle non sulle persone ma sulle azioni legate alle persone. In base a questo posso sicuramente dire che alcune scelte che ha fatto recentemente Banca Centrale mi vedono preoccupato. La partita sul sistema bancario è vitale per la nostra economia e questa governance si sta dimostrando poco aperta al confronto, non solo con l’opposizione ma anche con le banche sammarinesi. A titolo personale, quando ho votato l’anno scorso gli attuali vertici di Banca Centrale l’ho fatto con la massima buona fede perché avevo visto un curriculum di tutto rispetto, ma se tornassi indietro la scelta sarebbe diversa. L’avevo già sostenuto a suo tempo: in questa fase vedrei molto bene ai vertici di Banca Centrale delle figure sammarinesi che possano garantire dialogo e confronto tra tutte le parti”.
Come replica a Simone Celli secondo cui “c’è chi sta avvelenando il clima con l’obiettivo di delegittimare l’azione del Governo e delle istituzioni”?
“Il primo ad aver avvelenato il clima che oggi respirano i sammarinesi è stato il Segretario Celli, con la serata pubblica che ha organizzato. Nel corso di questa è stato annunciato che non ci sarebbero più stati soldi per pagare stipendi, pensioni e stato sociale. È normale che alla luce di queste affermazioni, fatte senza alcun motivo se non creare allarmismo per altri motivi, i sammarinesi si preoccupino. Il governo dovrebbe dare risposte invece di continuare a trovare scuse all’incapacità di gestire un paese. A tutto questo aggiungiamo i danni di certe affermazioni fuori dal nostro territorio, dove l’immagine di San Marino che sta passando è quella di un paese in pieno crack finanziario. Quanti danni ha creato il governo con queste dichiarazioni? In quanto si può quantificare il danno economico di tutto questo? Oggi il governo dovrebbe andare fuori dai nostri confini parlando dei vantaggi della nostra economia, cercando di convincere nuovi investitori a venire a investire a San Marino. Invece qua sta succedendo il contrario: gli investitori e i potenziali investitori stanno scappando. Basta guardare cosa sta avvenendo con il Polo del Lusso. Siamo ad aprile quasi, perché ancora i lavori non sono partiti? Anche qui purtroppo i riscontri che arrivano non sono positivi”.
Cosa intende dire?
“Sembra che l’investimento non partirà affatto. Ma spero tanto che si tratti di voci infondate perché potrebbe essere un progetto molto utile in questo momento per la Repubblica”.
La Dc ha organizzato la scorsa settimana un ciclo di incontri con categorie e sindacati per parlare di proposte. Quali sono le vostre idee per il rilancio dell’economia?
“Abbiamo iniziato un confronto interno al partito con gruppo consiliare e militanti per portare avanti diverse proposte che sosteniamo da tempo, visto che il governo ad oggi è stato assente nel dare alcuna soluzione. La priorità oggi per noi è la ripresa economica, per questo servono facilitazioni ai nuovi investimenti e sostegno alle attività già esistenti. San Marino ha bisogno di diventare un paese moderno e concorrenziale rispetto all’Italia e ai suoi concorrenti. A titolo di esempio bisogna facilitare le residenze e nuove norme per gli imprenditori o a chi investe anche tramite lo strumento del permesso di soggiorno. Ma anche abbassare le tasse sulle nuove attività a prescindere abbassando i limiti occupazionali; rivedere la Smac card e facilitarne la sua operatività; poi tutti gli interventi sulle infrastrutture, a partire da un nuovo Piano Regolatore, che non sia esclusivamente di conservazione ma anche di riconversione e sviluppo”.
Nella scelta delle nomine e delle consulenze siete stati molto critichi con questo governo. Cosa non condividete?
“Il nuovo governo fin dalla campagna elettorale ha continuato a sventolare la bandiera del rinnovamento. Ad oggi quello che vediamo è l’esatto opposto. Nella maggior parte dei ruoli di responsabilità sono stati messi italiani, poi ci sono i casi di consulenze verso professionisti non sammarinesi che sono diversi. A questo si aggiunge l’attitudine a favorire parenti e amici. Non da ultimo da poco è stata ripescato un parente diretto di un Consigliere della maggioranza. Ma l’incoerenza di questo governo e delle forze che lo compongono è ormai la routine. Mi meraviglio di come certi movimenti e i loro leader si siano completamente trasformati e si prestino a giochi di potere, quando fino a qualche mese fa dall’opposizione gridavano su ogni minima cosa”.
Quindi governo bocciato nei primi 100 giorni di lavoro. Cosa vi sareste aspettati?
“Risposte all’economia e soprattutto al lavoro. Invece tutto questo non sta avvenendo. Continuiamo a passare sedute di Consiglio Grande e Generale senza discutere alcun provvedimento. E in tutto questo i sammarinesi, ogni giorno, vivono sempre più le difficoltà. Per noi che siamo un partito con vocazione di governo tutto questo non è accettabile, la ripresa dell’economia è la priorità assoluta”.