San Marino. Intervista al candidato alle elezioni Fsgc Gian Luca Angelini

Tra i volti nuovi dei candidati per le prossimi elezioni del consiglio della FSGC c’è anche quello di Gian Luca Angelini. Attualmente direttore generale della Folgore, Angelini, nonostante la giovane età, vanta una lunga esperienza dal punto di vista del calcio non giocato. Quello giocato, con i colori del Domagnano, lo ha dovuto abbandonare a 15 anni, a causa di una serie di infortuni e così, per continuare a coltivare quella passione trasmessagli dal padre, si è calato in nuovi ruoli. I primi passi li ha mossi sul finire degli anni ‘90, precisamente nelle stagioni ‘97/’98 e ‘98/’99, aiutando il padre nella segreteria del San Marino Calcio, che in quegli anni stava “sgomitando” per affacciarsi alla Lega Pro. Poi sono arrivate la laurea e l’esperienza lavorativa e a livello calcistico l’impegno si è trasferito fuori Repubblica, al Maciano, che militava in Seconda Categoria. Nel 2010, trascinato dall’amico Matteo Mazza, è entrato a far parte della dirigenza della Folgore, aiutando a riorganizzare la società e a riaccendere attorno alla squadra quella passione che si era un po’ spenta, dopo anni di stagioni in chiaroscuro. E sono arrivate le prime soddisfazioni.
“Abbiamo creato la squadra di futsal, che non c’era -racconta- e nei primi anni abbiamo ottenuto anche ottimi risultati. Il settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello della Folgore, ha continuato a regalare belle soddisfazioni e con la prima squadra sono arrivati trofei ed esperienze europee”.
Ed è proprio l’esperienza maturata alla Folgore che, racconta, gli ha fatto scattare la molla per candidarsi alle prossime elezioni.
“In questi anni alla Folgore, insieme ai miei dirigenti e a quelli delle altre società con cui capita spesso di confrontarsi -spiega- si vedono le cose da un’altra prospettiva. Ci si rende conto con ci sono alcune cose che possono essere migliorate. Io non sono uno che aspetta che il miglioramento piova dall’altro o che le cose vengano fatte da altri. Se si vuole che le cose migliorino bisogna contribuire in prima persona. E’ già da un po’ che pensavo di candidarmi. Io credo che la Federazione, come organismo che raggruppa le società, dovrebbe dare attuazione, o quantomeno tenere in considerazione, quella che è la visione delle società stesse; da questo punto di vista penso di poter dare il mio contributo. Penso di poter dare una mano per sviluppare qualcosa di buono, con impegno, competenza e passione. Nel lavoro mi occupo di aspetti amministrativi e normativi, mentre alla Folgore sto sul campo, a contatto con le persone. Siamo tutti mossi dalla passione, che ci spinge a fare del calcio il nostro pane, sottraendo il tempo alle nostre famiglie. Poter entrare in Federazione sarebbe per me motivo di orgoglio e vorrebbe dire esprimere ai massimi livelli quella passione che mi ha trasmesso mio padre”.

La visione delle società, secondo Angelini, sarà fondamentale per il lavoro che il nuovo consiglio dovrà portare avanti.
“Non è che chi c’è stato fino ad oggi abbia lavorato male -spiega-, ci sono solo esigenze diverse che non hanno trovato ancora la giusta attuazione e meritano più considerazione. La voce dei club deve avere più ascolto, soprattutto in questo momento di transizione. Il fatto che Giorgio Crescentini lasci la presidenza, crea un grosso buco a livello di personalità ed esperienza. Verrà a meno una figura importante per il nostro calcio, che in tanti casi riusciva a risolvere le problematiche nel migliore dei modi e in tempi brevi grazie alle sue capacità e alle sue conoscenze. In questa fase di passaggio ci sarà bisogno di tutti, anche dei club, per colmare questo buco. Se dovessi indicare alcuni ambiti in cui bisognerà concentrare la maggior parte delle nostre energie direi il settore regolamentare, amministrativo e soprattutto quello giovanile, perché curare la crescita dei giovani è importante anche per la Nazionale, cioè lo sbocco del nostro calcio e anche quella che ci rappresenta fuori San Marino. L’impronta che la Federazione dà ai giovani deve essere il più professionistica possibile, cosa che viene in buona parte già fatta attraverso il progetto CEF”. La Tribuna Sammarinese