San Marino. Intervista al Consigliere Stefano Macina, neo Presidente della Commissione Giustizia

MacinaIntervista a Stefano Macina, da poco nominato Presidente della Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia.

Come si sente ad assumere un ruolo istituzionale decisamente importante in un momento così delicato della storia politica di San Marino? “Per me è un onore, ma si tratta di una presidenza temporanea, circoscritta al semestre di Reggenza di sua eccellenza Valeria Ciavatta. Per quanto mi riguarda non cambia molto, visto che ero già membro della Commissione e conosco, avendoci partecipato in prima persona, il modo di operare sia del Presidente sia della Commissione e personalmente non farò altro che proseguire lungo il solco intrapreso da sua eccellenza Ciavatta”.

Cosa ne pensa del lavoro fin qui svolto dalla Commissione? “La commissione ha lavorato sempre molto bene e soprattutto in sintonia. Pur essendoci tutti i rappresentanti delle diverse forze politiche, sia di maggioranza sia di opposizione, la Commissione ha costantemente lavorato come un’istituzione solida e unita, operando per il bene del Paese. Le varie discussioni interne si sono sempre mantenute all’interno di un clima di rispetto reciproco e il confronto scaturito è sempre stato positivo. Abbiamo sempre trovato una forte unità di intenti, anche nelle situazioni più delicate ha prevalso un alto senso di responsabilità. Quindi esistono tutti i presupposti per continuare lungo questa direzione, una direzione comune e positiva”.

Ha avuto modo di confrontarsi con il suo predecessore? “Certo. C’è sempre stato un ottimo rapporto e il confronto è avvenuto in tutti questi mesi all’interno della Commissione. Non ho mai pensato di intavolare un dialogo personale con sua eccellenza Ciavatta, ma ho sempre cercato la massima trasparenza all’interno della Commissione, confrontandomi sia con lei, sia con gli altri membri, direttamente in Commissione”.

Le sembra che ci possa essere un buon clima per lavorare bene tra maggioranza e opposizione o prevede qualche difficoltà? “Come le ho detto poco fa, si è sempre lavorato con il consenso di tutti, non c’è mai stato nessun elemento di discontinuità. La parola d’ordine è sempre stata: ‘unità’, unità di intenti da parte di tutti i membri della Commissione. Tutti i membri della commissione hanno affrontato gli argomenti più delicati, come ad esempio il rapporto con i magistrati, nel migliore dei modi, sempre con rispetto e positività, e non ci si è mai scontrati, ma si è cercato costantemente di raggiungere un’unità di intenti il più possibile condivisa. Abbiamo costantemente sollecitato, di comune accordo, il Governo, perché accogliesse i provvedimenti presentati in Consiglio, così è accaduto anche nell’ultimo Consiglio, in cui abbiamo presentato alcuni provvedimenti normativi da adottare al più presto e così faremo anche nel Consiglio di maggio”.

Ha già avuto tempo di confrontarsi con il magistrato dirigente Pierfelici? “Il confronto è sempre avvenuto nell’ambito della Commissione. Il confronto c’è sempre stato, da quando sono membro della Commissione, un confronto aperto e trasparente, naturalmente sempre dall’interno della Commissione”.

Come sta operando a suo avviso il Tribunale?
“Ho naturalmente la più alta considerazione di tutti i magistrati e del Tribunale e del loro lavoro”.

A breve sarà presentata la relazione sullo stato della giustizia del magistrato dirigente, può anticiparci qualcosa? “Presenteremo quello che è stato il risultato del confronto tra la Commissione e la dottoressa Pierfelici tramite alcuni provvedimenti che porteremo in Consiglio e che siamo intenzionati a portare avanti. Il confronto tra la Commissione e il commissario Pierfelici è sempre stato costruttivo ed ha riguardato ad esempio alcune tematiche piuttosto importanti e delicate, come le intenzioni nel ridefinire alcuni ruoli del Tribunale”.

Come proseguirà il cammino per migliorare ulteriormente la corposa normativa della quale ci siamo dotati? “Guardi, la certezza del diritto e la celerità della giustizia sono due elementi non solo inerenti al buon funzionamento della democrazia, ma rappresentano anche due fondamentali tasselli che possono interessare in particolar modo gli operatori economici che intendono investire a San Marino. Elementi di certezza, tempestività e snellezza burocratica sono quegli elementi fondamentali sui quali la Commissione in questi mesi sta lavorando. Elementi indispensabili sia per il buon funzionamento del Tribunale che per una base virtuosa sulla quale fondare il prossimo sviluppo economico del Paese. Tutti questi aspetti potrebbero contraddistinguere positivamente, anche a livello internazionale, un piccolo Paese come il nostro, rispetto a Paesi molto più grandi che avrebbero molte più difficoltà nel rendere il proprio sistema economico e giuridico snello e veloce. Non a caso, la relazione di Dean Spielmann, l’oratore ufficiale dell’ultimo insediamento dei Capitani Reggenti, va proprio in questa direzione, complimentandosi con lo Stato di San Marino per gli importanti passi in avanti nel campo della trasparenza economica e della politica internazionale”.

La Tribuna