I partiti tradizionali sono effettivamente in crisi. Qual’è, secondo lei, l’alternativa a questo sistema partitocratico?
Senza politica non può esserci nessuna forma di democrazia. Ma non bisogna confondere la politica con i partiti, perché sono due cose completamente diverse. Un conto è parlare di vita politica, come si poteva fare nell’antica Grecia un conto sono i partiti. Ma domandiamoci che cosa sono diventati i partiti negli ultimi venti anni a San Marino? Che cosa sono diventati e che a cosa sono serviti? Quando l’economia andava bene e quindi c’era un esubero di richieste di lavoro, e quindi di conseguenza anche di un’attività economica veloce, le banche funzionavano e c’era un giro economico molto forte proprio in quel momento si sarebbe dovuto investire sul futuro. Questa mancata lungimiranza nel creare una nuova condizione economica ed nuova classe dirigente politica, perché questa ha smesso di fare formazione, ha creato improvvisazione in tutti i settori.
Compresa nella politica!
Si. Domandiamoci che cosa sia diventata oggi la politica? io ne ho fatto parte. E’ un’esperienza di vita che io consiglio di fare anche alle nuove generazioni perché si capiscono meglio le cose quando si vedono dal dentro. Io mi sono sempre chiesta perché la politica mette veti su delle cose che andrebbero a favore di uno sviluppo sano. Perché la politica dice no, e perché – invece – non interviene dove è necessario intervenire? Perché oggi è tutto bloccato, tutto un veto incrociato.
Lei si sente di appartenere più al vecchio o al nuovo della politica?
Io non appartengo sicuramente al vecchio perché non ho mai gestito direttamente nulla!
Ma lei faceva parte di un vecchio governo, no?
Certo, ma io sono stata sempre un consigliere che ha fatto delle scelte controcorrente però. Chiamata sempre ribelle. Lei si ricordi, Severini, che in tempi non sospetti già nel 2008 eppoi nel 2009 e fino a quando sono rimasta in politica ho sempre urlato che se non c’è la certezza del diritto, in questo stato, si alimenta solo la corruzione.
E così è successo!
E così è successo! Gli imprenditori seri non vanno a chiederle le cose. Vogliono vedere che cosa propone il nostro stato per legge, per diritto e per dovere. Non perché c’è il favore di qualcuno. La certezza del diritto toglie ogni forma di corruzione.
Quindi in maniera automatica, dice lei..
Certo! Gli automatismi. Il controllo viene fatto su come poi vengono gestiti gli automatismi, non vietati prima.
Ho capito, ma lei però è uscita dalla compagine governativa e si è candidata con gli Upr nelle ultime elezioni. O meglio con Arengo e Libertà che si è presentato con l’Upr per poi perdere le elezioni. Perché questa scelta?
Perché non accetto le imposizioni.
E chi le imponeva cosa?
La Dc non voleva più nella lista il simbolo di Arengo & libertà!
Perché?
Credo che A&L fosse un partito scomodo, in fondo è stato un po’ ribelle ed ha sempre detto quello che pensava. Io ero comunque una figura che ognitanto aveva l’ardire di prendere carta e penna o di fare un’intervista e di dire quello che pensassi.
Gabriele Gatti dice che la controllava. E’ vero?
Ahahahaha (ride). Secondo me Gabriele Gatti fa fatica a controllare se stesso! Gabriele Gatti controllava me? E come avrebbe fatto?
Nel video di Carrirolo lo dice pure!
Quando ho visto il video mi ha abbastanza dato fastidio questa cosa. Anche perché mi piacerebbe che Gatti me lo dicesse di persona. Io ho sempre avuto considerazione di tutti i politici, di tutti. Perché penso che alla figura del politico un minimo di considerazione gli sia dovuta fino a che non c’è qualcosa che dimostra il contrario. Ho sempre parlato con tutti perché da tutti si possono prendere idee buone. Ma chi conosce sa che nessuno può controllarmi. E questo è stato sempre uno dei miei problemi, tant’è dicevano che ero pericolosa perché non sono una persona controllabile. Si devono mettere d’accordo sono controllabile o non lo sono.
Però lei è stata citata nella Commissione Antimafia-Fincapital in maniera ignobile e forse in maniera strumentale. Magari volevano danneggiarla in vista delle elezioni politiche?
Io la ringrazio Severini per questa domanda. Io ho sofferto molto anche da un punto di vista personale. Fisico e non l’ho digerita questa cosa. Mi sono molto arrabbiata con la politica e come loro hanno gestito questa situazione. Credo che la commissione antimafia abbia fatto un egregio lavoro sotto alcuni aspetti, ma sotto altri si sia dimenticata di tanti altri episodi e di tante altre cose che nella Repubblica di San Marino sono importanti.
Perché?
Piano piano credo ci si possa arrivare. Io ed il mio collega Federico Pedini Amati abbiamo per anni lavorato come agenti immobiliari e siamo stati citati nella relazione come frequentatori dello studio Bacciocchi, come dire che ho visto un medico in un pronto soccorso. Per noi era lavoro e per questo frequentavamo Bacciocchi e la Fincapital. Penso che quell’inserimento (dei nostri nominativi ndr) sia stata una strumentalizzazione politica, proprio perché non essendo persone facilmente controllabili eravamo persone da screditare. Credo che la volontà fosse più quella. Credo che dovrebbero rifarne un’altra di commissione antimafia! Ce ne sono tante di situazioni che non sono state chiarite. Non c’è solo la Fincapital! Ora c’è una commissione sulla Sopaf, e mi auguro che venga fatta chiarezza su questa cosa e soprattutto che vengano ascoltate le persone che sono coinvolte all’interno della Sopaf, o cmq in questa inchiesta.
Non le faccio mistero che noi di Giornalesm.com abbiamo sempre detto che questa commissione guardava certe cose e non altre. Che era solo una commissione elettorale e non una vera commissione antimafia. Almeno secondo il nostro parere.
Una vera commissione antimafia non è fatta solo da politici. Io avrei messo dei giudici all’interno. E mi auspico che ci siano magari altre commissioni permanenti. Che ci siano dei monitoraggi continui che io affiderei ai giudici e non ai politici. Mi sentirei più tutelata.
Perché può essere strumentalizzata come è stata!
Io mi sentirei più tutelata con i giudici.
Un’ultima domanda. Una valutazione di questo governo. Cosa ne pensa lei?
(sorride). Ma cosa vuole che le dica Severini! Io sono dispiaciuta per tutto quello che non sta succedendo, per le mancate occasioni che questo governo non coglie. Io l’ho già detto in passato! Manca la visione d’insieme. I segretari di stato anche in questa maggioranza continuano ognuno a lavorare nel proprio orticello senza sapere uno cosa fa l’altro. Come è possibile in un paese dove ci sono 30.000 persone che si chiamino esperti italiani che vengono qui ed applicano nel nostro paese leggi che hanno copiato dall’italia, dove sono 60 milioni! Come fanno ad andare bene per noi che siamo 30.000? E nessuno dice niente. Noi dobbiamo essere più realisti? benissimo ma creiamo un piano di sviluppo per una Repubblica piccola come la nostra. Chi ci governa deve conoscere la nostre peculiarità non gli esperti che vengono fuori. Questo sicuramente manca. La crisi della politica è questa! Non si vive senza politica, Severini. Ma sono i partiti che si sono dimenticati e non sono più capaci di fare politica. Secondo me c’è una serie di veti, di paure, di incroci.
E ci rimettono sempre i sammarinesi che vedono la stasi totale dell’economia e del quadro politico-istituzionale.
Certo. Stiamo raschiando il barile, stiamo andando a prendere i soldi dalle tasche, sempre più scarne, dei sammarinesi senza renderci conto che è giusto pagare le tasse, ma è altrettanto giusto produrre ricchezza. La ricchezza va prodotta. Se non viene colta da tutti l’assioma che non c’è sviluppo senza certezza del diritto è inutile che mettano dei grandi slogan, che vogliono fare i grandi parchi scientifici o chissà quali altri progetti. Non si fa nulla!
L’Aeroporto o la dogana in territorio italiano. Mi scappa da ridere!
Non si fa nulla, Severini, se non c’è la certezza del diritto da dare a chi viene ad investire a chi ci ha scelto! Non può essere discrezionale…IL VERO PIANO DI SVILUPPO E’ LA CERTEZZA DEL DIRITTO. Anzi le faccio una preghiera! Mi aiuti a farlo comprendere ai cittadini. Dobbiamo essere in tanti a dire che vogliamo la certezza del diritto e non la discrezionalità. Le chiedo questa cortesia. Lei oramai ha un organo di informazione potente, visto da tutti, sta facendo un lavoro egregio e di grande utilità per la Repubblica! Un grande di lavoro di trasparenza. Mi aiuti Severini a far comprendere ai nostri concittadini che il vero sviluppo è la certezza del diritto che noi sappiamo dare a chi viene da noi ad investire e a fare impresa.
Un’ultimissima domanda. Le manca la politica, lei vorrebbe di nuovo tornare nell’agone politico?
Questo tipo e modo di fare politica non può mancarmi. Sarei potuta restare nella Dc. Sono stata io che ho deciso di non cedere ad una richiesta che mi è sembrata un po’ ricattatoria.
Cioè di togliere il vostro simbolo?
Si togliere il nome Arengo&Libertà perché dava fastidio. E questo io non l’ho accettato. La richiesta mi era stata fatta sia dalla Dc che dagli altri alleati e questa cosa, legata al fatto che sono stata ingiustamente citata nella Commissione Antimafia, non potevo farla passare inosservata. Una persona che ho stimato tantissimo e a cui sono emotivamente legata anche se questa persona non c’è più mi diceva sempre che non si domano i sognatori. E speriamo che a San Marino ce ne siano sempre di più. Facciamo fatica ad essere capiti. Veniamo fraintesi e paghiamo dei prezzi enormi ma secondo me la dignità è sempre uno strumento importante da tirare fuori.
Grazie Nadia Ottaviani.
Grazie Direttore.
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Intervista di Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com