Lo scorso novembre si era tenuto un evento nel centro storico dove un centinaio di persone vestite in abiti da cerimonia e la presenza di un Principe – Gran Maestro avevano “sconvolto” un sabato qualunque a San Marino. A lanciare il sasso, il responsabile sammarinese della Fondazione Caponnetto, Gianni Ricciardi il quale ha sollevato dubbi sugli organizzatori e sull’ordine cavalleresco che rappresentano. Sono così scattate le segnalazioni del caso, una delle quali anche a Tribuna. Fotografie alla mano viene documentata la processione, circa un centinaio di persone, e il momento clou che avviene in chiesa. I presenti vengono così investiti e potranno fregiarsi del titolo di Cavaliere. Si parla anche di cifre importanti per poter mettere le mani sulla agognata pergamena. Volendo approfondire l’argomento, siamo riusciti a metterci in contatto con l’avv. Andrea Corsini del foro di Roma, legale del Principe – Gran Maestro Don Thorbjorn Paternò Castello, il quale ha risposto alle nostre domande per fare chiarezza sulla vicenda e su questi titoli nobiliari.
Avvocato, come stanno le cose?
“Guardi, sono colpito e, soprattutto, meravigliato di come, con periodicità decisamente curiosa, qualcuno si permetta di sollevare questioni che non solo sono prive di fondamento, ma che sono oggettivamente ingiuriose nei confronti di un Ordine Cavalleresco. Innanzitutto mi lasci dire che tutti gli appartenenti all’ordine di San Giovanni in Gerusalemme – Cavalieri di Malta OSJ riconoscono come propri quei valori che, forse anacronistici in un periodo storico non certamente caratterizzato da valori di riferimento forti, sono propri della Cavalleria tradizionale: fede, rispetto degli altri – chiunque essi siano – , fratellanza e disponibilità verso il prossimo. Detto ciò, viene contestato che si sarebbe di fronte ad un ‘fantomatico’ ordine cavalleresco, ignorando totalmente, però, che l’Ordine di San Giovanni in Gerusalemme Cavalieri di Malta OSJ è pacificamente riconosciuto, documenti alla mano, come Ordine Cavalleresco non Nazionale e, sempre pacificamente, è riconosciuto il cosiddetto ‘fons onorum’, nella persona del suo Gran Maestro, ossia quella facoltà specifica di concedere l’investitura cavalleresca”.
Senta, ma con questo titolo si ha accesso a facilitazioni o vantaggi?
“La domanda mi dà la possibilità di sottolineare un aspetto estremamente importante: come Ordine non nazionale, l’appartenenza non porta alcun beneficio da e nei confronti dello Stato Italiano né come punteggio in concorsi né sotto qualsiasi altra forma e tutto ciò a riprova del fatto che chi decide di far parte dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta OSJ lo fa esclusivamente per il fatto di riconoscersi in valori ed ideali propri dell’essere un Cavaliere Cristiano”.
Quanto costa diventare cavaliere del vostro ordine cavalleresco?
“Per tornare al suo articolo di novembre, mi risulta difficile concedere al detrattore di turno il beneficio della semplice ignoranza, quando ha affermato che durante l’evento di San Marino ai nuovi cavalieri sarebbe stata chiesta una somma anche di 3000 euro: premesso che nessuno compra o ha mai comprato l’ingresso nell’Ordine, mi permetto di far presente che ogni associazione, comitato, ente e qualsiasi altro organismo che associa persone che si riconoscono in un determinato ideale fa notoriamente pagare una quota annuale per la gestione delle proprie spese correnti. Il nostro Ordine ha per prassi che ogni nuovo Cavaliere faccia una piccola donazione al momento della propria investitura che, si badi bene, ha però lo scopo di affrontare le spese connesse direttamente alla propria investitura: come noto, gli appartenenti all’Ordine indossano un mantello crociato oltre al tradizionale collare con la croce ad otto punte e questi oggetti hanno un costo come ha un costo, sempre per fare riferimento all’evento di San Marino, l’organizzazione stessa dell’evento e come hanno anche un costo gli autobus che hanno portato tutti i partecipanti nei vari luoghi dove si sono svolti i diversi appuntamenti. In ogni modo, coloro che sono entrati nell’Ordine a San Marino hanno speso meno della cifra indicata e sempre comunque in base alle disponibilità personali!”.
Gli aspiranti cavalieri sono al corrente di tutti questi aspetti?
“Tutti gli aspiranti Cavalieri vengono debitamente e puntualmente informati di tutti gli aspetti, dalla storia dell’Ordine, agli ideali della Cavalleria, alla differenza con altri Ordini, eccetera. Tutti gli appartenenti all’Ordine e tutti i nuovi Cavalieri hanno ben chiaro a cosa serve la donazione che fanno al momento dell’ingresso che, peraltro, è molto inferiore a quanto ‘sbandierato’ dal nostro detrattore da lei citato nell’articolo di novembre”.
Mi spiega che differenza c’è fra il vostro ordine cavalleresco e quello del Sovrano Ordine di Rodi e di Malta? Da dove nasce questa sorta di dualismo che porta anche ad accuse molto forti?
“Vista la complessità dell’argomento e al fine di fare chiarezza, mi permetta di citare un parere di Emilio Petrini Mansi della Fontanazza, specialista in Diritto Nobiliare – C.T.U. in Araldica Tribunale di Lucca e Coordinatore e docente presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Roma. Insomma una autorità nel campo. Il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri di Malta OSJ, non è e non ha nulla a che fare con lo SMOM, Sovrano Militare Ordine di Rodi e di Malta, Ordine Cattolico sotto la protezione e guida del Vaticano. L’Ordine O.S.J. dei Cavalieri di Malta è sotto la Protezione del Gran Maestro S.A.R. ovvero il Principe al quale fa riferimento nell’articolo di novembre ed è un ramo storicamente derivato dall’Ordine Ospedaliero di Malta. Sempre per precisione, tutti gli appartenenti al nostro Ordine hanno ben chiara la distinzione fra i due Ordini, Preciso inoltre che Il Tribunale di Roma nel 2014 e precedentemente il Tribunale di Bologna nel 2012, riconoscono al Principe, attuale Gran Maestro, la fons honorum (comprensivo dello jus honorum e dello jus majestatis) e la legittimità di conferire in Italia ed all’estero onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta O.S.J.”.
Questo titolo nobiliare di cavaliere può essere trasmesso a terzi?
“Il titolo è personale e non trasmissibile. Sempre rifacendomi all’alto parere dell’esperto di cui sopra le rispondo che il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri di Malta OSJ è un ordine effettivo ed operante a livello internazionale, appartenente al novero degli ‘ordini non nazionali’ legittimi, con le facoltà ed i limiti previsti dalla normativa vigente”.
Conferma quindi che è possibile fregiarsi senza alcuna limitazione del titolo di cavaliere una volta ricevuta dal principe questa onorificenza?
“Sempre rifacendomi al parere le dico che limitazioni ci sono sull’utilizzo delle decorazioni (medaglie, placche e collari) che devono essere usate solo ed esclusivamente durante le cerimonie dell’Ordine. Nelle relazioni, il Titolo di Cavaliere e il Grado devono essere sempre collegati al nome completo dell’Ordine Equestre di appartenenza ovvero: ‘Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri di Malta O.S.J.’ oppure ‘Sovereign Order of Saint John of Jerusalem – Knights of Malta O.S.J’. L’Ordine è orgoglioso di esistere e di portare avanti ideali precisi, per cui è l’Ordine stesso che è sempre stato chiaro su questi punti, proprio per evitare confusione o fraintendimenti”.
Quindi, secondo lei, quanto affermato dal Ricciardi è destituito di fondamento?
“Assolutamente sì. E questo non lo dico io, ma lo dicono le carte ed i documenti ufficiali che esistono e che sono facilmente consultabili”. La Tribuna Sammarinese